1. confessione di un aspirante schiava


    Data: 30/07/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: padrone29, Fonte: RaccontiMilu

    chi mi vuole contattare può scrivere a padrone29@gmail.com
    
    Lo contattai una sera di novembre, avevo letto i suoi racconti, nelle sue parole trovavo il mio desiderio, le sentivo scivolare ad una ad una sulla mia pelle come un onda, il suo modo di scrivere mi trasportava nella sua mente, nelle sue diaboliche perversioni, nelle sue sadiche punizioni, mi colpiva il suo esserci ma senza troppo contatto mi ritrovai a desiderare quell’ uomo e ne rimasi scioccata. Passarono giorni in cui scorrevo tra le pagine alla sua disperata ricerca, l’ eccitazione mi dilaniava fino alle viscere, quella sera decisi di mandargli una mail, rispose la sera dopo, ero sul gruppo con le mie amiche soliti discorsi tra donne e madri il mio sguardo fisso sulla parte superiore del telefono e la mente decisamente altrove lontana da pappe pannolini e compiti ma in un mondo profondo buio e sadico, nel mio inferno, alzai lo sguardo e il sorriso generato da una battuta di Sara morì alla vista dell’ icona che avvisa email in entrata, il cuore incominciò a battere all’ impazzata, i movimenti lenti per assaporare fino all’ ultimo lo stato di sorpresa, desideravo e temevo che fosse LUI, aprii, poche parole nella sua risposta quasi disinteressata e fredda, sparì per quasi due giorni nei quali lo cercai senza ricevere troppa considerazione, risposi alle sue parole usai un pizzico di malizia ma ricevetti solo silenzio, scossa e turbata lessi e rilessi quelle parole, non mi importava cosa avesse risposto ma più ...
    ... il fatto che avesse risposto ne seguì una notte travolgente, il mio compagno era al lavoro mentre mio figlio dormiva, io nel buio della stanza in sala mi toccai e venni più volte desiderando con l anima che bruciava quell’ uomo, lo immaginai davanti a me zitto e serio, quasi infastidito dal mio respiro che mi eccitava ancor di più, disturbato dalla vista dei miei umori che schizzavano senza ritegno sul pavimento, in ginocchio nuda illuminata solo dai lampioni in strada, le mie dita sul seno in bocca sul ventre e tra le gambe, il suono del mio desiderio riempiva la stanza, facendomene quasi vergognare, il mio corpo si muoveva al ritmo delle mie dita, nella mia mente una voce sussurrava la sua voce, raggiunsi il delirio e desiderai di muovermi su di lui, un desiderio che arriva dal cervello prima che dal corpo, un desidero al quale non puoi dire “no” ma in ginocchio preghi per avere, un desiderio che scava fino al centro del tuo corpo &egrave risale fino agli occhi e ti costringe a visualizzare il suo corpo davanti a te, un desiderio che ti costringe a sussurrare il suo nome mentre un orgasmo travolgente infinitamente sofferto scoppia lasciandoti senza respiro costringendo il tuo corpo a piegarsi fino a toccare con le labbra il pavimento…immaginando il suo sguardo compiaciuto. Da quella notte passarono alcuni giorni fino a questa mattina quando forse la curiosità di scoprire chi si nascondesse dietro a un nome ha preso il sopravvento…questo &egrave quello che mi auguro ma sono ...
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