1. Mi mancherai


    Data: 29/07/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... che m’accade attualmente attorno m’aizza e mi provoca all’inverosimile scompigliandomi, facendomi perdere qualsiasi omogeneità. Tu sai che le tue parole dissolute, lubriche, sconce e oscene liberano sgomberando irrimediabilmente la mia attenzione e il mio corpo da qualsiasi modestia, pudore e sobrietà, perché in modo animoso frattanto aggiungo:
    
    ‘Sì, dai t’imploro, collocamelo dentro, ecco, così, inculami per bene’.
    
    Tu non te lo fai ribadire, perché con uno studiato colpo tra l’altro deliziosamente determinato t’inoltri focosamente dentro la mia caverna. Io avverto il tuo cazzo compatto e sodo come mai, massiccio e rovente. Tu cominci a spingerti dentro di me, lo estrai e poi lo infili nuovamente dentro flemmaticamente, ostinatamente, in seguito ancora rapidamente battendo la tua pancia sulla mia schiena e penetrandomi interamente con un vigore indicibile e smisurato. Io sto godendo d’un piacere che &egrave astruso e persino difficile da illustrare, dato che s’amplifica di continuo, nel tempo in cui ti sento ansimare alle mie spalle. Con le mani mi tasti la pelosissima e rossiccia fica, giacché &egrave grondante di secrezioni, successivamente i capezzoli s’inzuppano del mio identico fluido, indi ancora la fica e ancora una volta il seno, mentre i colpi che tu assesti sembrano lacerarmi e squarciarmi in due. Io spingo il culo e la cavità pelvica di dietro contro la tua pancia per percepirti ancora più dentro:
    
    ‘Ti auspichi e pretendi di provalo talmente in fondo?’ – mi ...
    ... esponi tu sbuffando.
    
    ‘Volesse il cielo mio adorato’ – borbotto io in maniera di totale trionfo pressappoco boccheggiando, mentre siamo grondanti di sudore così come due belve che si sfidano fino allo spasimo.
    
    In quel preciso momento tu m’innalzi lievemente le natiche imponendomi in tal modo a inclinare la schiena, giacché io sono nella posizione dell’orazione come fanno i fedeli islamici, con il viso conficcato verso il guanciale, gli arti superiori che lacerano i teli dal godimento che sperimento, visto che io sono incondizionatamente nella tua piena autorità. Il ritmo dei tuoi colpi diventa forsennato, il mio anfratto t’inghiotte all’interno ogni volta di più, intanto che l’intestino anela e sospira il tuo liquido impetuoso:
    
    ‘Sì, sto per sborrare, ecco così piccola, vengo dentro. Dai, comprimi il culo, sì brava, sei una meraviglia’.
    
    Tu mi stai pregando, mi stai supplicando di farti godere al momento di più, benché tu mi stia avendo e dominando così come alcun individuo ha compiuto sinora. Io serro determinata le chiappe per affagottare al massimo il tuo cazzo duro, perché in un baleno mi sento inondata del tuo rovente sperma, poiché avverto e colgo contrazioni muscolari simili all’acme del piacere più tradizionale. In quell’istante avverto nitidamente lo sfintere contrarsi e la mia fica che sussulta di riflesso, per il fatto che pare come se fossi venuta anche davanti, in realtà sono realmente venuta in ugual modo pure davanti. Al momento tu continui a tastarmi, ...