1. Giovanna Esse - Il battesimo dello Chef


    Data: 27/07/2021, Categorie: Prime Esperienze Anale Autore: giessestory, Fonte: xHamster

    ... facilmente e lo capì, appena il primo contatto fisico avvenne con lo Chef. Questi infatti le pose sulla spalla una mano decisa e ferma. Lei ebbe un brivido.
    
    La paura la bloccava, mentre quell’ uomo, che si manifestava ora, in tutta la sua estraneità al mondo di Gianna, le cingeva le spalle con una mano e con l’ altra il bacino.
    
    Lei trasalì, accennando un “la prego” e poi, come una vittima sacrificale aggiunse: - Sono ancora vergine … per favore. –
    
    L’ uomo con un sorrisetto tra i denti, le disse, fiatandole in un orecchio: - Non ti preoccupare … è meglio, non ti preoccupare, non ti faccio male … -
    
    Gianna capì di non avere scampo ed ebbe veramente paura. Non riusciva a gridare, un poco per il terrore che la bloccava e un poco perché sapeva che nessuno avrebbe sentito.
    
    Lo Chef, intanto, la frugava con mani esperte, le cingeva i fianchi, non la fece girare, ne la baciò in bocca, ma con astuzia si avvicinò alle spalle e la morse, non violentemente sul collo, la teneva ferma, e basta. Come un gatto eccitato.
    
    Intanto con le mani la carezzava e la frugava; rapidamente si aprì un varco sotto la vestaglietta estiva della ragazza, le trovò subito le mutandine, e con l’ altra mano i seni ancora acerbi.
    
    Lui si muoveva abilmente con le mani, sembrava non le poggiasse mai, ma allo stesso tempo che la tenesse bloccata, in piedi, leggermente protesa in avanti, come se aspettasse.
    
    Lui la rassicurava, poche parole, ma eccitanti, che avevano uno strano effetto ipnotico ...
    ... su di lei:
    
    - Non pensarci – diceva – ci metto poco, poco … Non ti preoccupare. Stai buona, buona. Ti faccio presto presto, non temere. –
    
    Finche a furia di carezze e parole quiete, Gianna si lasciò andare, sperando solo che non le capitasse niente di male.
    
    Lui dovette sentire che la ragazza si abbandonava e ne seppe approfittare. Rapidamente, le tirò giù lo slippino di cotone bianco e, a mano aperta, le prese in mano completamente tutta la vagina,
    
    protesa verso il di dietro.
    
    La ragazza sussultò, mai una mano estranea era stata così “presente” sulle sue parti intime.
    
    Lui intanto premeva e pressava, con la mano intera trasmettendole un forte senso di calore.
    
    Premeva e lasciava sulla sua piccola figa, facendole sentire tutta la pressione del suo desiderio.
    
    Era come uno schiaffo senza forza, un pulsare che presto esordì il suo effetto: Gianna diventò umida tra le grandi labbra della figa.
    
    All’ uomo non sfuggì, sapeva spettare, ormai sapeva di tenere in pugno la ragazza, ormai eccitata, anche se controvoglia.
    
    Si spostò più centralmente dietro lei e con le mani dure le cinse le anche, le natiche, con un gesto forte e inarrestabile, la fece, abbassare in avanti, piegandola a 90°.
    
    Le mutandine erano sotto il suo culo, chiaro e perfetto. la vestaglia invece, alzata appena sopra le natiche. Lo Chef aveva tenuto libera solo la zona che gli interessava.
    
    Si avvicinò ai buchi di Gianna come se avesse fame, per alcuni minuti, succhiava e leccava la figa, ...