1. Le mie storie (100)


    Data: 26/07/2021, Categorie: Anale Prime Esperienze Tabù Autore: isolafelice75, Fonte: xHamster

    ... chiese se volessi vederla venire; la invitai a esplodere sulla mia schiena, ma lei si fermò e con l’uccello ancora dentro di me, mi rispose che per farla venire avrei dovuto darle il culo. La mia risposta fu subito negativa, il solo pensiero di quel “braccio” dentro il mio sedere mi faceva male. Ero venuta ma lei continuava imperterrita a scoparmi, con la voce rotta le “proposi” di tornare a farselo succhiare per poi venire in bocca, ma niente, “mi devi dare il culo” continuava a ripetere. Mi chiese se fossi “vergine” dietro, e quando risposi di no, ricominciò la cantilena. Intanto, nonostante cominciassi ad essere stanca, ed anche un po’ dolorante nella fica, ero nuovamente bagnata ed eccitata. Maria se ne accorse subito, il suo uccellone entrava ed usciva con facilità estrema, mi diede un paio di schiaffi sul sedere complimentandosi per Essermi nuovamente eccitata. Cambiò tattica, mi diede dell’egoista a godere mentre lei era ancora ben lontana dall’orgasmo, io con quel po’ di voce che avevo le ribadivo che era troppo grosso, che mi avrebbe letteralmente sfondata. “Giuro faccio piano!” Mi ripeteva incessantemente, “sarò delicata”. Continuavo a dirle di no, poi sentii nuovamente montare il piacere dentro di me, stavo per venire la seconda volta, lei allora rallentò, quasi fermandosi, io la implorai di riprendere; ricominciò ma fu imperativa “ti faccio godere e poi mi dai il sedere” finì la frase, sentii le sue mani sui fianchi alzarmi letteralmente dal letto e con un paio ...
    ... di penetrazioni mi fece raggiungere il paradiso. Ricordo che gridai “sii” non so quante volte, fin quando sentii le sue dita bagnate cospargere di saliva il buco del mio fondoschiena. Il suo uccello uscì fuori dalla mia patata (che ringraziò sentitamente) e mi infilò due dita in culo per allargarmelo un po’; quei movimenti mi piacevano, ma ero letteralmente terrorizzata da ciò che stava per succedere. Avevo ancora l’adrenalina al massimo, e cominciai a pregarla di fare piano, mentre continuava a muovere le sue dita dietro di me. Le tolse, mi aveva preparata davvero bene visto che percepii nitidamente dell’aria entrarmi nel buco allargato; era il momento, chiusi gli occhi con forza mentre lei appoggiò all’ingresso la sua grossa cappella bagnata di me e della sua saliva. Mise nuovamente le mani sui miei fianchi e mi tirò a sé spingendomi dentro contemporaneamente tutta la sua virilità. Urlai ma più per la paura che per il dolore; era dentro di me, era dietro di me, quel cazzo così dannatamente grosso si stava facendo largo all’interno del mio grosso culo. Incredibilmente la voce di Maria cominciò a farsi più lenta, tentennante, pervasa da quel piacere che probabilmente la mia patata non era riuscita a darle. Ansimava ed insieme si complimentava con il mio didietro, e io silenziosa cominciai ad apprezzare pian piano il suo incedere. Quando se ne accorse, come se liberata da senso di colpa, velocizzò i movimenti, tanto ormai come si dice, i buoi erano ampiamente scappati dalla ...
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