1. Le mie storie (100)


    Data: 26/07/2021, Categorie: Anale Prime Esperienze Tabù Autore: isolafelice75, Fonte: xHamster

    ... in mano iniziai a masturbarlo/a avvicinando lentamente la lingua all’asta. Mi disse che ero brava e che lo aveva capito già a casa di Claudia; il cuore mi batteva fortissimo, aprii la bocca e piano piano cominciai a succhiarglielo. Cercavo di andare fino in fondo, ma ogni volta che tornavo su, diventava più grosso e duro. Alla bocca alternavo le mani, ma per assurdo, avendolo così vicino non mi resi conto di quanto grosso fosse diventato. Quando mi accorsi che lo tenevo con entrambe le mani e la sua cappella era ampiamente nella mia bocca, istintivamente mi allontanai e vidi “il mostro” (naturalmente in tono scherzoso). Lungo quanto il mio avambraccio, se non di più, sembrava palesemente finto se non fosse che ne potevo sentire il profumo, il gusto, la consistenza e soprattutto ammirarne la maestosità. Mi fece stendere sul materasso, si mise a cavalcioni su di me e dopo avermi agguantato con entrambe le mani le tettone, cominciò una spagnola che non saprei neanche come descrivere. In genere i miei seni fanno sparire gli uccelli, il suo invece praticamente partiva dall’ombelico e mi arrivava alle labbra passando in mezzo alle tette. Dopo qualche minuto, si sollevò, mi sollevò e dopo avermi detto che fino ad allora avevamo scherzato, mi tirò giù la gonna fino a togliermela completamente, lasciandomi con le mutandine, le autoreggenti e gli stivaletti. Eravamo faccia a faccia (io almeno 30 cm più in basso di lei), si avvicinò con le labbra al mio orecchio e dopo avermi sussurrato ...
    ... che non lo faceva mai, mi diede un bacio sulle labbra, molto molto profondo. Mentre le nostre lingue giocavano, con una mano gli muovevo l’uccellone che, per metà era duro dritto, per la metà finale oscillava su e giù come la bacchetta di un rabdomante. Sentivo il suo respiro dentro la mia bocca, capii che non me la stavo cavando affatto male. Si fermò, mi girò e disse di mettermi a pecorina. Era venuto il momento che aspettavo e che temevo, ero agitata, feci in tempo a vedere che stava indossando il profilattico, poi sentii il suo amico scivolare tra le mie natiche fin sopra la schiena, poi sotto come a voler fare il solletico alla mia patata, ancora protetta dalle mutandine. Le sue mani allargarono l’elastico del mio slip (normalissimo semitrasparente), lo tirarono giù fino all’incavo delle ginocchia, poi sentii la sua cappella appoggiarsi all’ingresso della mia fica, per un attimo ebbi l’impressione di essere tornata vergine, non sapendo cosa sarebbe successo; Maria iniziò a spingermelo dentro con una delicatezza mai provata; pian piano i suoi movimenti si fecero più costanti ma soprattutto più penetranti. Ero completamente bagnata e eccitata all’inverosimile. Ogni tanto il piacere lasciava posto al dolore di sentirlo sempre più dentro. D’un tratto cominciò a spingere e tirarmi a sé contemporaneamente, il tutto aumentando la velocità dei suoi colpi. Cominciai ad urlare che stavo godendo, lei mi incitava continuando a scoparmi senza sosta. Mentre affannavano di piacere, mi ...
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