1. I suoi strani giochi con il latte – l’iniziazione - seconda parte


    Data: 25/07/2021, Categorie: Feticismo Autore: Valnetina S., Fonte: EroticiRacconti

    ... spinge in giù. So cosa vuole e so che lo vuole subito. Lui invece sa che non gli resisto.
    
    Il fatto che è come se ci conoscevamo da una vita, nonostante i soli sei mesi trascorsi insieme, questo faceva si che tutto fosse molto spontaneo, senza restrizioni.
    
    Mi abbasso e lui, senza agire si fa sbottonare i pantaloni. Gli abbasso le mutande, era già bello rigido. Inizio a succhiarglielo come di dovere, lui mantenendo le mani dietro la schiena e lasciandomi fare.
    
    «Ora vai e prendi il calice di latte, ritorna qui di fronte a me e bevilo».
    
    Lo sapeva, sapeva che mi piaceva essere comandata da lui, e io sapevo che a lui eccitava questo mio essere accondiscendente.
    
    Dopo aver bevuto circa metà del contenuto mi riabbassai sulle ginocchia senza dir nulla. A questo punto mi prende per la nuca con entrambe le mani, divarica di più le gambe e assume una posizione di forza nei miei confronti. In quel momento sapevo cosa sarebbe successo e senza oppormi cerco immediatamente di rilassare la gola.
    
    Lo sento dire «Brava, cosi» e piano piano lo infila tutto. Cerco di rilassare ...
    ... ancora la gola e ora lui mi stringe ancora di più. Inizia con movimenti lenti ma sempre più profondi, e nel infilarmelo inizia a soffermarlo dentro sempre più a lungo. A questo punto sento non avere più fiato e istintivamente faccio leva con le mani sulle sue gambe.
    
    «Tieni le mani giù» mi dice lui. Cerco di accontentarlo e cercando appunto di rilassarmi abbasso le mani e lui riprende a infilarmelo ma questa volta di scatto, nervoso, volendo vedere subito i risultati di quel suo scoparmi in bocca. I risultati non tardarono ad arrivare. Iniziai a rigurgitare tutto il latte poco prima bevuto. Lo feci prima in modo esplosivo, shizzandogli addossi, sul pene e sulla pancia, il suo membro facendo da tappo, e poi a garganella.
    
    «Bravissima, così» iniziò a dirmi, «ora continua da sola» e mi liberò dalla sua presa lasciandomi spazio. Allora iniziai a prenderlo da sola, fino in gola, cercando di riprodurre quel movimento mi fece poco prima vomitare e a poco a poco il latte continuò a fuoriuscire, questa volta un po’ meno, poco a poco diventava sempre più difficile.
    
    Valnetina S. 
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