1. Un nuovo massaggio o un semplice sogno?


    Data: 04/02/2018, Categorie: Etero Autore: perdutosogno, Fonte: Annunci69

    Le mie contratture stavano peggiorando. I muscoli del mio corpo sembravano irrigidirsi sempre più, quando decisi di rivolgermi a Francesca, esperta fisioterapista, che mi era stata consigliata da una fidata amica.
    
    Ricordo di aver impiegato un po’ di tempo per trovarla disponibile. Alcune volte non poteva lei, altre volte, io.
    
    Ad un certo punto mi era venuta voglia di mollare tutto e di tenermi le mie rigidità!
    
    Una mattina, finita la colazione al bar e mentre mi dirigevo verso l’ufficio per iniziare una normale e tranquilla giornata di lavoro, mentre smanettavo sul mio cellulare, d’istinto composi il numero di Paola e provai a chiamarla.
    
    Suona libero. Nessuno risponde. Sto per chiudere. Taac! Mi risponde!
    
    - Ciao
    
    - Ciao
    
    - Ah che bello che ci sei! Tutto bene?
    
    - Si dai!
    
    - E’ un po’ che cerco di chiamare ma non riesco mai a parlare. Ho avuto il tuo numero da Rosa, la conosci, vero?
    
    - Rosa? Si certo. Mi aveva detto qualche giorno fa che un suo amico stava tentando di chiamarmi. Beh, dimmi! Cosa posso fare?
    
    - Beh io mi sento molto ma molto rigido e vorrei fare qualcosa per sciogliermi. Così pensavo di passare al tuo studio…
    
    - Guarda, se vieni per le 14,00, possiamo fare un massaggio di un’ora.
    
    Dopo sono incasinata. Ce la fai?
    
    - Certo, mi organizzo e alle due sono lì!
    
    - Ottimo, a dopo!
    
    Giungo nella zona dello studio un po’ prima dell’orario previsto e ne approfitto per guardarmi attorno. Prendo un caffè, faccio due passi per le vie ...
    ... limitrofe e mi godo una delle prime giornate veramente calde ed assolate.
    
    Primavera è arrivata da qualche settimana ma, come al solito, in questa città il freddo e la pioggia possono durare diversi giorni ancora. Il fisico non ha più voglia di sopportare quel clima. Mentalmente, l’inverno è finito! Basta quindi un poco di sole e tutto si trasforma.
    
    Mentre cammino sento come un piacevole e leggero stordimento post pranzo, accompagnato da una tiepida temperatura che segnala l’imminente estate.
    
    Per trascorrere il tempo, provo a ricordare il suono della sua voce: allegra, chiara, gioviale.
    
    Guardo l’orologio. Sono le due! Mi fermo davanti al portone di un palazzo. La sua facciata è di un verde senape. Anonimo quanto basta ma qui molti palazzi hanno quel colore.
    
    Suono e aspetto il click del portone.
    
    Dal citofono una voce metallica mi da le istruzioni per entrare e raggiungere il piano e lo studio.
    
    Le seguo alla lettera e mi ritrovo all’ultimo piano.
    
    All’uscita dell’ascensore mi sorprende una leggero soffio d’aria fresca che contrasta con la calda temperatura che avevo avvertito all’esterno.
    
    Vedo la porta con la targa dello studio. Spingo l’uscio ed entro.
    
    Paola è dietro la porta. Esile, sorridente. Indossa un camice bianco, corto sulla gambe un poco tozze e tonde. Ha un’aria semplice, con i capelli leggermente tirati indietro da una coda che si sfila. Indossa i classici zoccoli da infermiera. Vista così non sembrerebbe una professionista del massaggio, con ...
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