1. La fattoria


    Data: 21/07/2021, Categorie: Cuckold Etero Sesso di Gruppo Autore: Doctorm, Fonte: RaccontiMilu

    ... noi?»
    
    «Ma no no solo che non volevo disturbare una coppia di vecchietti- ridacchio mentre la guardo- non vorrei che per l’emozione ci lasciaste le penne ecco»
    
    «Ti ricordavo scemo ma non fino a questo punto» mi sorride dolcemente tornandosene verso casa «mi raccomando studia che ne hai bisogno» mi ammonisce mentre osservo il suo sedere danzare ed allontanarsi.
    
    Il pomeriggio stesso ricevo una telefonata dagli zii che vogliono invitarmi a cena e, seppur cerchi in tutti i modi di defilarmi, alla fine mi convincono a passare da loro. La sera così mi presento con una bottiglia di vino, ricordavo che Clemente fosse un bicchiere, così da non presentarmi a mani vuote.
    
    La cena era squisita, su questo non potevo avere il minimo dubbio conoscendo la cuoca, e finì con un buon pezzo di tiramisù della misura di una mattonella.
    
    Finito il dolce lo zio si alzò e andò a letto, anche perché il giorno dopo doveva sbrigare dei lavoretti in campagna, mentre la zia stava spicciando tutto per lavare. Mi alzai a mia volta aiutando mia zia, così mentre lei lavava i piatti io li asciugavo.
    
    «Bravo a zia che aiuti una vecchietta»
    
    «Vecchietta ora- dico ridendo tra me e me- zia sei sempre una bellissima donna e se non ti conoscessi penserei che hai ancora 40 anni»
    
    «Lo diceva sempre tua nonna che eri un uomo fatto- sorride mentre lo sguardo si intristisce- gli anni si fanno sentire caro mio»
    
    «Zia ma se sei stanca riposati cosa devi fare scusa- la incalzo mentre da dietro metto le ...
    ... mani sulle spalle e inizio a massaggiarle- finisci i piatti e poi vai a letto»
    
    «Ah grazie chicco ma appunto si riposa troppo a letto- ghigna buttandola sul ridere mentre inarca la schiena- ma sono cose che a te non interessano»
    
    «Zia Rosa so che con la nonna parlavate tanto e che ti confidavi- smetto e le do un bacino sulla guancia- quella casa è sempre aperta per te e zio Clemente se volete sfogarvi. Buonanotte».
    
    I discorsi di Rosa mi rimbombano nella mente mentre mi avvio verso casa, tanto che fatico a dormire pensando alle allusioni che ha fatto sul letto.
    
    Il giorno dopo ritrovo la zia nello stesso punto del giorno prima, solo aldiquà del fosso, intenta a prendere della legna.
    
    «Ti do una mano ninni così poi ci prendiamo il caffè insieme» anticipa ogni domanda con questa frase, tanto che dopo una decina di minuti mi ritrovo seduto in casa mia che lei fa il caffè. Lo porta sul tavolino basso che è di fronte al divano e si mette lo zucchero mescolando, rimanendo zitta per diversi istanti.
    
    «Rosa cosa mi vuoi dire?» lasciando lo zia da parte per non intimidirla
    
    «Ecco è che ho bisogno di sfogarmi e qui sono tutti vecchi- mi guarda quasi chiedendo pietà per quello che sta per dire- tu sei giovane e so che sei come tua nonna, che non giudichi prima di ascoltare»
    
    «Allora dilla» sorridendole
    
    «Io amo tuo zio Clemente da sempre e lui ama me ma come sai con l’età cambia tutto. Io mi sento ancora giovane e vorrei fare più movimento mentre lui si stanca subito e ...
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