1. Dopo il cinema mi scopò la prima volta


    Data: 04/02/2018, Categorie: Anale Trans Prime Esperienze Autore: evablu, Fonte: xHamster

    Andavamo al cinema vietato che io ancora 14 anni non li avevo e già questa era una figata. Le prime tette delle nostre vite, altro vederle nei giornaletti e altro in movimento, trame improponibili affollavano le nostre fantasie e i primi pruriti, e questa era la seconda figata. Quando però nel buio della sala mi sentii sfiorare il ginocchio per poco non mi venne un colpo: era lui, il mio compagnetto del cuore, quello con cui sfidavamo la sorte presentandoci alla cassa, io con la mia faccina efebica e piccina ma lui no, lui era maturo, nel fisico e nell'animo e aveva le idee molto, molto chiare. Me lo dimostrò con quella mano che aveva cominciato a tastare la mia coscia, in maniera apparentemente distratta, quasi fosse annoiato da quel film ammiccante ma inconcludente.
    
    Io rimasi immobile, incapace di emettere un fiato. Cosa dovevo fare, respingerlo?
    
    Eravamo quattro gatti, allo spettacolo pomeridiano: il buio era complice e Giovanni mi intrigava e mi piaceva, mi piaceva tanto, tantissimo. Una volta, con la scusa di fare a botte - era successo a casa sua - mi aveva bloccato e cominciato a mordere, baciare e ciucciare le tettine morbide, come fossero state quelle di una ragazza, mettendo le mani, tutt'e due, tra il culetto e l'attaccatura delle palline. Mentre il suo membro sodo e grosso si era fatto sentire sotto di me, strusciandosi sul buchino. Il cuore mi era balzato fuori dal petto, avevo provato un'emozione fortissima, incontenibile. E al tempo stesso mi era venuto ...
    ... duro, mi eccitava limonare con lui e farlo come se io fossi una ragazza,
    
    la sua
    
    ragazza. Lui se n'era accorto ma non me lo aveva fatto pesare. Infine, con mia grande delusione, aveva mollato la presa.
    
    Lo lasciai fare pure al cinema, quindi; risalì la coscia e io mi inchiodai letteralmente alla poltrona, le mani a mordere le estremità dei braccioli, ma intanto, solleticato dalla situazione intrippante, sentii di nuovo un incontenibile imbarazzo dalle parti dell'inguine.
    
    - Ti piace il film? - mi sussurrò mettendo le dita sul pistolino -. Ti sta venendo di nuovo duro, come quella volta a casa mia.
    
    Di nuovo il sobbalzo al centro del petto. Si mise vicino vicino e prese a palparmi pure le tette. I capezzoli sbocciarono sotto il maglioncino, gonfiandosi e indurendosi. Sentivo di essere paonazzo e meno male che al buio non si vedeva.
    
    - A me il film pare una minchiata - riprese - però toccarti mi fa lo stesso effetto che fa a te.
    
    Mi staccò una delle mani disperatamente aggrappate ai braccioli e me la portò lì, sul suo coso. Presi quasi la scossa, nel contatto con quel gonfiore esagerato, nel sentire quel cazzo che si era indurito flirtando con me, provai una sensazione di orgoglio, stavolta femminile, e nello stesso tempo di paura, terrore quasi. Eppure non riuscii a non palpeggiare insistentemente la sua virilità prorompente, percorrendola in lunghezza e larghezza con la mia manina curiosa e anche un po' troiesca. Lui intanto mi aveva infilato una mano sotto il ...
«1234»