1. La Vasca da Bagno


    Data: 10/07/2021, Categorie: Autoerotismo Etero Sensazioni Autore: Melagrana_di_Ade, Fonte: RaccontiMilu

    Quando apro la porta, il respiro si ferma in mezzo al petto.
    
    Non ho mai visto un bagno tanto lussuoso e nemmeno tanto sfavillante, ma ormai non dovrei sorprendermi più di tanto di quello che accade il giovedì.
    
    Indosso un accappatoio di spugna color avorio, i capelli sciolti ricadono sulle spalle.
    
    Appena entrata un aroma di vaniglia e sapone mi riempie le narici, non &egrave stucchevole ma fragrante, come un dolce appena sfornato. Una grande vasca da bagno in ghisa smaltata, con i piedini a forma di zampa, troneggia al centro del bagno. Il pavimento ha grandi piastrelle di marmo, fredde sotto i piedi nudi, una sensazione contrastante, acuta, con il calore che invece mi avvolge.
    
    La vasca &egrave piena di acqua fumante e uno strato spesso di schiuma galleggia invitante sulla superficie. Sollevo gli occhi e noto un lampadario in cristallo che pende dal soffitto, spandendo una luce scintillante.
    
    Lungo una delle pareti corre un’ampia finestra senza tende che si affaccia sul giardino della villa, in quel momento immerso dall’oscurità notturna, mentre sulla parete opposta una lunga mensola intagliata di marmo ospita due lavandini incassati con i rubinetti in stile antico e un enorme specchio incorniciato.
    
    Due armadiature ad angolo di legno bianco con asciugamani e prodotti cosmetici completano il quadro, mentre sul fondo un paravento di stoffa chiara a motivi ornamentali cinesi divide lo spazio in due, oltre posso immaginare che ci siano i servizi igienici e ...
    ... intravedo una grande doccia con cabina in cristallo.
    
    Accanto alla vasca un piccolo comodino circolare con una mensola sottostante sostiene alcune boccette, una spugna e alcuni asciugamani.
    
    Cosa vuole che faccia?
    
    Per la prima volta mi sento libera di muovermi come vorrei, ci sono solo io in questo enorme bagno, con un’invitante vasca piena di acqua profumata.
    
    Prendo un respiro, non so perché questa situazione mi fa tremare più dei giovedì passati, ben più espliciti. L’intimità di un bagno &egrave qualcosa di così peculiare, di così intimo, che l’idea di condividerlo con lui quasi mi spaventa.
    
    Tuttavia slaccio il nodo dell’accappatoio e lo faccio scivolare lentamente a terra.
    
    Sono consapevolmente nuda.
    
    Vedo il mio riflesso, dal pube fino alla testa, nell’enorme specchio del lavandino. La luce &egrave fredda e quasi temo che senza la protezione della penombra lui possa trovarmi troppo nuda, esposta, cruda.
    
    Il freddo delle mattonelle mi ha inturgidito i capezzoli, che ora spuntano autorevoli e decisi dalla pelle bianchissima. Due piccoli obelischi rosati, indomiti.
    
    Mi guardo, raddrizzando la schiena, consapevole che ha già esplorato ogni angolo del mio corpo, eppure riesce lo stesso a intimidirmi. La linea morbida del fianco, il seno pesante, il biancore candido della mia pelle così in contrasto con quei capezzoli rosati e maliziosi, &egrave questo corpo che vuole. Sono io.
    
    Non resisto alla tentazione, porto un dito tra le grandi labbra, sfiorando il ...
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