1. Le avventure di Carlo – 6o capitolo – Il fisioterapista


    Data: 02/02/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Gay / Bisex Autore: hellothere83, Fonte: RaccontiMilu

    Le avventure di Carlo
    
    Mi chiamo Carlo, sono un ragazzo di trent’anni come tutti gli altri, o quasi. Sono curioso, il mio motto &egrave -come fai a sapere che non ti piace, se non lo hai provato-, cerco di vivere la mia vita secondo questa ideologia. Non poche volte questo ‘approccio’ alla vita mi ha messo anche nei guai. Ma sono ancora qui per raccontarvi delle mie avventure, quindi alla fine, &egrave sempre andato tutto bene.
    
    6. Il fisioterapista
    
    Ero arrivato già da quasi un’ora. Mi trovavo davanti ad un gruppo di case popolari rosse in via Federico de Roberto. Marion sarebbe dovuta essere già li ma ormai la conoscevo. Le piaceva farsi attendere. Da settimane avevo dolori cervicali ed emicranie, quindi un giorno Marion saltò fuori con questo suo amico fisioterapista. Disse che mi avrebbe fatto un appuntamento ed eccomi li ad aspettarla. Mi sembrava un po’ strano che un fisioterapista avesse uno studio in una casa popolare in mezzo ad Oggiaro. Finalmente la vidi entrare dal cancello metallico che dava dalla strada ai giardini interni di quei caseggiati vecchi rosso mattonella. Mi venne incontro con un sorriso. Era come sempre molto elegante, cappelli neri lunghi raccolti dietro, cappotto beige, pantaloni bianchi e gli immancabili tacchi.
    
    ‘Alla buon ora!’
    
    ‘Scusa Carlo, ho avuto un imprevisto’
    
    Ci salutammo con il solito bacio guancia a guancia.
    
    ‘Vabb&egrave dai andiamo, com’&egrave che sto fisioterapista ha lo studio qui?’
    
    Marion sorrise e non disse ...
    ... niente.
    
    Dopo una camminata fra quei caseggiati tutti uguali l’uno con l’altro ci fermammo al portone di uno. Marion cercò il nome su una sfilza di bottoni e premette.
    
    Il portone si aprì senza nemmeno una risposta al citofono. Entrammo nel giro scale, sul ascensore c’era un biglietto con scritto ‘fuori servizio’.Prendemmo le scale. L’illuminazione era fioca e fuori era quasi buio. Al quarto piano Marion busso ad una porta. Si aprì un po’ e un uomo sbirciò fuori.
    
    ‘Ah ciao Marion’ ci fece entrare.
    
    ‘Marco questo &egrave Carlo, Carlo questo &egrave Marco’
    
    ‘Piacere’ risposimo al unisono stringendoci la mano.
    
    Era un uomo muscoloso con una barba folta scura. Aveva addosso un camice da dottore.
    
    La casa era arredata in modo molto semplice, mobili vecchi e quadri sbiaditi. Sembrava casa di mia nonna. Cera un piccolo atrio dove appendere le giacche e lasciare le scarpe. A sinistra si vedeva il salotto e forse la cucina e a destra dovevano esserci le stanze.
    
    ‘Volete un caff&egrave o un t&egrave prima di iniziare?’
    
    Marion rispose senza aspettare una mia risposta ‘No grazie, direi che iniziamo subito’
    
    Andammo verso destra, cera un corridoio buio con tutte le porte chiuse. Marco ci fece accomodare nella prima stanza. Era un piccolo studio. C’era una sedia tipo dentista, un lettino da massaggi col buco per il viso una scrivania e un sacco di attrezzi sportivi.
    
    ‘Spogliati pure fino alle mutande e sdraiati sul lettino pancia in giù’ mi disse. Io obbedì e presi posto ...
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