1. Cornuta e felice


    Data: 27/06/2021, Categorie: Incesti Autore: TATO, Fonte: EroticiRacconti

    Era inutile, mia moglie non ne poteva più, mi aveva sposato per mettere a tacere le malelingue che la definivano sin troppo facile, una troia per intenderci, e lo è, eccome, ha iniziato prestissimo, a quattordici anni era la migliore pompinara della scuola, non c'era scolaro o bidello che non aveva scaricato nella sua bocca dopo un giusto piccolo compenso, e crescendo immaginatevi.
    
    A sedici anni, mio suocero, la trovò in cantina, intenta a gustarsi nel culo 30 centimetri di cazzo di un vicino, e lì, un casino, immaginatevi, che rimasta nuda, il vicino si era dileguato, si mise a masturbarsi guardando mio suocero, e da quel giorno, non ci fù più limite.
    
    Credo, che non c'era maschio nel vicinato che non se la sia fatta, e poi verso i 24 anni, decise che era ora di prendere marito, ma chi?, la scelta fui io, naturalmente.
    
    Amici di famiglia da sempre, i miei con i suoi, e a conoscenza, della mia natura, omosessuale, si io sono gay sin da piccolo, e più interessato ai vestiti femminili, che ad altro.
    
    Mi ero trasferita a Milano per studiare, ma in realtà, lo avevano fatto i miei per allontanarmi dal paese, e poter così essere libera di trasformarmi in Paola.
    
    Passai gli anni dell'università da donna e come tale, ebbi parecchi uomini, uno in particolare, un professore sposato, che una volta conosciutami intimamente, divenne mio marito, si mi sposò in spagna di nascosto, e fino al mio matrimonio vivemmo insieme.
    
    Ma ora, ero sposata con Anna, stupenda donna, calda, e ...
    ... chiaramente con mè nulla aveva a che fare, e così un bel giorno, mi disse, senti io voglio un figlio, non certo tuo, anche perché, io ero impotente da anni, e così decise che sarebbe stato il suo nuovo capo, gli piaceva, e così, ci mise poco a circuirlo, e a portarselo a letto, ma decise, che sarebbe avvenuto a casa nostra in mia presenza.
    
    Così, una sera, mi ritrovai a cena Angelo, il suo capo, una volta giunto a casa mi presentò, ecco mio marito, Paola, una trav frocio impotente, un culattone insomma, poi lo baciò, e ci mettemmo a tavola, io servii la cena da buona cameriera, e sentivo i commenti di lui, ma d'avvero questa checca è tuo marito?, e lei certo, impotente e sposato con un altro frocio, che se lo incula tutti i giorni, e così via, ogni volta che passavo vicino lui mi toccava, poi ad un certo punto mi disse, fatti vedere nuda frocetta, e così, rimasi in reggiseno slip e reggicalze, mi toccò il cazzetto e rise, ma dai è un microbo, ad un tratto si alzò, si abbassò i pantaloni e mi mostrò un cazzo pazzesco, un palo, turgido, vedi checca, questa sera tua moglie lo assaggerà, tutto fino in fondo e tu assisterai frocio.
    
    Una mezz'ora dopo mia moglie era intenta a succhiare il suo cazzo, sembrava ancora più grosso, poi si stese alzò le gambe, e mi disse, aiutalo a infilarmelo forza, lo feci, lo afferrai e lo diressi tra le sue coscie e lo vi scopamarire dentro la sua figa, lei chiuse gli occhi e iniziò a godere.
    
    Ad ogni colpo lei sollevava i fianchi, per meglio ...
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