1. Sorella ai suoi piedi


    Data: 27/06/2021, Categorie: Erotici Racconti Incesti Lesbo Autore: Mystral_, Fonte: RaccontiMilu

    ... tanto male lo tolgo’
    
    Chiusi gli occhi per non vedere quello scempio e dove eravamo arrivate, poi, mi riprese di nuovo nella bocca, tornando a fermarsi in modo più marcato sulla punta e la testa gonfia e arrossata.
    
    Dopo qualche minuto, l’idea di Giulia iniziò a dare i suoi frutti ad un caro prezzo; a conti fatti era riuscita ad impedirmi di venire prematuramente, ma d’altro canto aveva reso la carne così sensibile che diventai quasi isterica.
    
    ‘ma insomma vuoi stare ferma!? Mi hai dato quasi un calcio!’
    
    ‘Giulia fermiamoci non si può fare così! sto davvero perdendo la testa… non resisto più!’
    
    ‘devi solo calmarti un attimo, è la prima volta giusto?’
    
    ‘s-si.. ma non centra questo’
    
    ‘invece si, adesso salgo un attimo su di te, fidati, sono sicura che funzionerà, tu rilassati’.
    
    Non avendo le forze per fermarla giacché teneva il mio sesso stretto nella mano, mi limitai a guardarla portarsi a carponi sopra di me, regalandomi l’imbarazzante visione del suo sedere a pochi centimetri dal viso.
    
    ‘metti le braccia sotto le gambe e lasciami fare’
    
    Poggiai le braccia come voleva e ci salì sopra con le ginocchia bloccandomi saldamente, poi riprese con ardore inghiottendolo completamente, laccio compreso.
    
    Dovetti mordermi la lingua per non urlare e serrare i denti per tutto il tempo che andò su e giù, scandendo un ritmo leggero ma costante e portandomi presto al mio limite naturale.
    
    Invece di ascoltarmi, Giulia alzò un poco le gambe congiungendo i piedi sul ...
    ... mio viso, incrociandoli davanti la bocca, ed aspettò la mia lingua. Fu il colpo di grazia ed in quel momento, schizzai in maniera vergognosa dalla parte femminile che bagnò, le sue mani, gli shorts, il perizoma, colando sulla coperta sottostante e lasciando mia sorella di stucco.
    
    Nonostante l’orgasmo, ero tutt’altro che appagata e l’accaduto mi rese soltanto più folle di piacere.
    
    ‘Nadia ma che hai combinato?!’
    
    ‘Giulia ti prego sto scoppiando, alzati!’
    
    ‘aspetta un attimo, ho quasi finito anche io…’
    
    Non compresi quello a cui si riferiva per via che avevo tenuto gli occhi chiusi fino a quel momento, ma tornando con la testa in mezzo alle mie gambe, notai che con una mano nelle mutande anche Giulia si stava toccando velocemente, ed una leggera macchia umida bagnava il sotto degli shorts grigi.
    
    Fu una visione spaventosa sia nel bene e nel male.
    
    Continuando di quel passo, sarei certamente esplosa, ma il mio corpo esasperato cercava di sopperire a questo continuando a buttare fuori piccoli orgasmi vaginali che in breve scambiarono il consueto liquido trasparente con qualcosa di più denso simile al latte.
    
    L’odore di entrambe che ormai riempiva la stanza, contribuì ad eccitare i sensi ancora di più, finché, afferrandomi i lati del viso con i piedi, Giulia non si tirò su con la schiena, rilasciando finalmente il pene dalla bocca e sedendosi sulla mia faccia tremando.
    
    Il profumo dei suoi umori, l’umido trasudato dal tessuto e la posizione di sottomissione a cui ...