1. "Tu non sei mio padre!"


    Data: 20/06/2021, Categorie: Incesti Autore: Serena95, Fonte: EroticiRacconti

    16.12.19 EDIT
    
    Salve a tutti. Sapete che sono sparita nell'ultimo periodo, soprattutto per problemi fortemente personali. Non so quando tornerò a scrivere, o se mai lo farò. In ogni caso volevo comunicarvi che il mio account gmail non è più in uso. Se volete contattarmi potete lasciarmi un commento o scrivermi a serena95r@protonmail.com
    
    Grazie a tutti per la comprensione e la pazienza. Baci.
    
    Quando il telefono vibrò per l’ennesima volta nella pochette che avevo appoggiata sull’addome, capì che forse era arrivato il momento di rispondere. Feci un cenno scocciato a Sara, con cui mi stavo scatenando a ballare, mimandole di dover rispondere al telefono e poi mi voltai verso l’uscita più vicina del locale, che altro non era che un enorme tendone montato in riva al mare, facendomi strada nella massa di corpi che ballava. Sgomitando qua e là per farmi strada riuscii solo dopo pochi minuti, e solo quando il telefono aveva smesso di vibrare di uscire all’aria aperta.
    
    Inspirai profondamente l’aria notturna che ristorava un pochino dopo il calore dovuto al ballo, all’alcol ed a tutte le persone stipata vicino a me sotto il tendone e mi allontanai velocemente anche dagli ultimi rimasti che come me avevano pensato di uscire. Scesi un paio di gradini e mi trovai a camminare sulla sabbia morbida e calda, dovuto all’alta temperatura che anche di notte non scendeva poi chissà quando.
    
    Tirai fuori il telefono dalla tasca e lo sbloccai.
    
    7 chiamate perse, di cui 5 da mamma e 2 ...
    ... da Francesco, il suo compagno.
    
    -Cazzo- sibilai scuotendo la testa. Quando ero uscita quella sera per andare a ballare l’avevo detto chiaramente che ci saremmo rivisti la mattina dopo, perché non mi lasciavano in pace?
    
    Con uno sbuffo ricomposi il suo numero e non squillò più di una volta prima che rispondesse.
    
    -Chiara! Che cosa ti avevo detto? A casa per le 2, per le 2! Sono le 3 e mezzo santo cielo. Mi sono svegliata e tu non eri ancora nella tua stanza. Ma cosa ti passa per la testa?! Vedi di tornare immediatamente a casa altrimenti vengo lì a prenderti!-
    
    Alzai gli occhi al cielo e cercai di interrompere il fiume di parole incazzate che mi stava svuotando addosso.
    
    -Mamma-chiamai più volte- mamma ascoltami! Ci sono tutti i miei amici qui, non sono mica sola, e poi solo Giovanni mi può dare un passaggio, è l’unico che non ha toccato un goccio di alcol ed ha la macchina! Vuoi mica che torni da sola a piedi a casa a quest’ora? Potrebbe esserci chiunque in giro-
    
    Sapevo che questo l’avrebbe calmata. Avrebbe preferito mille volte vedermi tornare alle 6 di mattina in una macchina sicura, con Giovanni che anche lei conosceva ormai dai tempi delle medie,che sapermi in quel momento a piedi da sola per risalire dal mare a casa nostra. Non distava tantissimo, facevo quella strada mille volte di giorno per scendere al mare, andare a prendere qualcosa al solito bar in cui io ed il mio gruppo ci ritrovavamo da anni, ma di notte, con tutta la gente che girava per i lidi fino ...
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