1. Sabine: La francese ci prende gusto


    Data: 13/06/2021, Categorie: Etero Autore: alybas, Fonte: EroticiRacconti

    ... non apriva mai la porta. Più volte mi era capitato di incontrarla mentre accompagnava il marito e devo dire che i suoi anni iniziavano a vedersi tutti, stava sfiorendo ma per me è sempre stata un frutto proibito ed in quanto tale ambitissimo, nonostante le mie tresche con sua cognata Brigitta, chiaramente all’insaputa l’una dell’altra, visto che si odiano. Sono arrivato al punto che lei è divenuta l’oggetto principale del mio desiderio sessuale e solo pensando a lei ho erezioni fantastiche. Alla sua vista non sto più nella pelle. Quella di vederla ritornare a casa con pacchi, quindi è stata l’occasione giusta, per cui sono sceso e mi sono offerto per il trasporto. Lei è subito entrata in imbarazzo, mentre io l’ho guardata intensamente senza che potesse rifiutare la mia offerta. Salite le scale ho depositato i pacchi dentro l’ascensore. Lei sperava che andassi via, mi ha ringraziato tre volte per l’aiuto e mi ha detto che doveva fare altre cose nel garage, non c’era nessuno, così ho preso la palla al balzo e le ho detto che l’avrei aspettata, ma Sabine con fare cerimonioso ha cercato elegantemente di dirmi di no. Io so essere testardo. Ho aspettato lo stesso con la scusa di aiutarla a portare le cose che prendeva dalla cantina, e dopo circa un quarto d’ora ha dovuto desistere e salire con me. Si vedeva era in totale imbarazzo e quando si è chiusa la porta dell’ascensore e io con delicatezza ma con sicurezza le ho messo le mani sui fianchi è subito diventata rossa, è ...
    ... avvampata come non mai. Le ho detto sottovoce nell’orecchio destro che avrei gridato a tutti che io e lei eravamo amanti e che lo avrebbe saputo tutto il palazzo se non mi avesse fatto entrare con lei a casa. Tentò di convincermi dicendomi che c’era suo marito ma io sapevo che lui non era tornato da terapia. Del resto, quando faceva la spesa lei la faceva da sola proprio quando era libera. Arrivammo al piano, aspettai qualche attimo e lei con circospezione aprì. Io avevo già scaricato tutto in men che non si dica. Mi ridisse con voce supplicante in un italiano francesizzato che non voleva fare torto a suo marito e io le dissi che non avrei mai voluto fare torti al marito ma far godere lei e godere me e nel caso lui vi fosse stato veramente avrebbe potuto vedere come possedevo sua moglie e come lei avrebbe goduto. Le ho strappato una serie di baci, sono entrato e l’ho affrontata senza titubanza, sentivo l’energia esplodermi dentro, avrei voluto sbatterla al muro, prenderla con violenza, ma quando ho visto il suo visino smarrito e in preda al tormento l’ho baciata lungamente infilandole la lingua in bocca e facendole comprendere immediatamente che mi apparteneva, l’ho sollevata e portata sul letto matrimoniale, l’ho spogliata e ho iniziato a succhiare le sue piccole tettine in contrasto con i lamponi rappresentati dai suoi capezzoli. Come sempre Sabine è rimasta impassibile, senza trasporto, senza passione, ma io che la conosco sin troppo bene, sono sceso sino alla sua vagina e ho ...
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