1. Donatella cap.10 - Mamma e figlia in appartamento


    Data: 13/06/2021, Categorie: Incesti Autore: FrancoT, Fonte: EroticiRacconti

    “Vaffanculo! Vaffanculo! Vaffanculo!”, mi disse Gabriella al telefono.
    
    “Che hai?”, le chiesi allontanandomi dalla riunione di lavoro alla quale stavo assistendo.
    
    “È colpa di mia madre, la tua amante!”.
    
    “Che ha fatto?”.
    
    “Cosa non ha fatto, vorrai dire”.
    
    A quella uscita mi cominciai a preoccupare. Immaginai alcune scene incestuose tra le due e, per evitare di eccitarmi, dovetti smettere di pensarci.
    
    “Raccontami, dai”.
    
    “Lo so che domani vi vedete”.
    
    “Sì, è vero. Domani ci vediamo. E allora?”.
    
    “Le ho chiesto di venire con voi e me l’ha vietato”.
    
    Non potei non pensare che saremmo precipitati in un casino colossale e che io avrei perso tutto. E questo grazie alle voglie irrefrenabili di una ventenne, bella e desiderosa di godimento.
    
    “Beh, dai, è comprensibile”.
    
    “Comprensibile un cazzo. Hai presente quanto ci siamo divertiti alla nostra prima volta tutti insieme?”.
    
    Era vero. Ce la eravamo spassata tutti e tre. Donatella aveva avuto qualche remora, poi però si era lasciata andare, languidamente, alla ricerca del proprio piacere e di quello della figlia. Era stata una giornata incredibile. Non ne avevamo più parlato e la volta successiva in cui io e Donatella ci eravamo trovati, avevamo taciuto sull’argomento. Io non avevo aperto la questione e lei nemmeno. Era stato un incontro leggermente freddo, completamente diverso da quelli a cui eravamo abituati, ma non gli avevo dato particolare peso. Ovviamente le parole non dette pesavano molto più di ...
    ... quelle che avremmo dovuto dire sull’argomento. Scoparsi il proprio amante che nel frattempo si scopa anche la propria figlia e fare sesso lesbico con la propria figlia erano certamente situazioni a cui Donatella non era preparata. Ma forse nemmeno io. Andavano metabolizzate le situazioni e superate.
    
    Non le risposi e fu lei quindi a riprendere la parola.
    
    “Dove andrete? So che non starete a casa”.
    
    “Ho un amico che ha una casa poco fuori città che è sfitta e me la presta nel pomeriggio. L’accesso è attraverso un garage, quindi non c’è rischio di essere scoperti. Passerò a prenderla alle 14 vicino a casa”.
    
    “Vicino a casa, dove precisamente?”, mi chiese Gabriella.
    
    “Al parco”.
    
    “Bene. Presentati da via Villa e farò in modo di venire con voi. Non mi lascerò scappare questa occasione!”. E poi riattaccò.
    
    Pensai di avvisare Donatella ma avrei ottenuto un duplice effetto negativo: l’incazzatura di Gabriella ed il probabile annullamento del nostro incontro del giorno successivo. Avrei potuto cambiare luogo del ritrovo e fregarla ma dentro di me preferivo trovarmi in una situazione a tre per quel pomeriggio.
    
    Capii il giorno successivo perché mi avesse consigliato di arrivare per via Villa. Era la più nascosta ed era quella che le consentiva di vederci, una volta che Donatella sarebbe salita in auto.
    
    Restai con il motore acceso ad attendere. Erano le 14 e Donatella si presentò puntuale. Era una giornata calda ed indossava un vestito giallo, lungo fino al ginocchio, ...
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