1. L'Inferno di Anna e l'Abisso di Francesca cap. 2 - Collana L'Inferno e l'Abisso


    Data: 12/06/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss, Fonte: EroticiRacconti

    ... mestiere: mollette, pinze, nastro da pacco, maschera, vibratore...
    
    Il Master la spinge all'interno del container; appena sono tutti dentro iniziano i preparativi. Il Master ordina alla schiava di mettersi carponi, le toglie la ball gag e il guinzaglio, le infila una maschera di cuoio con solo un’apertura alla bocca ed alle narici. Ora Anna non vede e sente e poco. Rimane in quella posizione per qualche secondo, mentre il Master ed i due camionisti si sono messi in libertà. Il Master ordina alla schiava di avanzare di qualche "passo" e di aprire bene la bocca. Poi Anna sente una mano che si appoggia sulla sua testa e la "dirige" verso il primo cazzo da leccare e succhiare, da infilare prima lentamente poi sempre più forte in gola. E così il primo, poi il secondo cazzo, poi il terzo, poi ancora il primo, continuando a farla spostare a quattro zampe come una cagna ed Anna si sente una cagna
    
    Ma ancora non è finita. Il Master le mette una catenina con due mollette ai capezzoli. Ora la tirano con quella verso il cazzo da succhiare. E mentre viene passata da cazzo in cazzo Anna subisce sculacciate, derisioni ed insulti. Bagascia, troia, vacca sono i termini più urbani.
    
    La schiava è intontita, inebetita, ma gode come una vacca. E’ stanca, ma continua ad ubbidire. I capezzoli sono belli rossi, maturi, doloranti. E' l'ora di farle il culo. Il Master l’ha riservato per sé, si china dietro la schiava mentre continua a succhiare. Totalmente instupidita, come è, all'inizio ...
    ... neanche se ne rende conto. Poi quando sente la cappella sul buchetto si inalbera, ma i due camionisti la bloccano e con i loro due cazzi in bocca non può neanche gridare.
    
    Il Master si alloggia dentro la schiava, poi si china su di lei. Le stringe le tette doloranti e la morde sulla schiena. Anna si accorge che è facile domarla, si domanda a che servono quelle sue stupide reazioni quando non c’è niente da fare, purtroppo sa che lo rifarà.
    
    La schiava come sempre era silenziosa, parlava solo se interrogata. Il suo Padrone parlava poco. Ma erano le tre di notte e la macchina viaggiava spedita verso casa e lui fece un primo bilancio. – Ti sei comportata bene. Sei una schiava nata e sei una cagna che gode molto in queste situazioni. Comportati bene e nei prossimi anni te la spasserai. Ora andiamo a dormire. Stanotte dormirai con me. Hai ancora da imparare, ma ormai il più è fatto. Sei domata, sottomessa e ti piace. – Anna non ritenne di dover rispondere ed al Master non interessava, sapeva che le cose stavano come lui aveva detto. Anna invece provava sentimenti contrastanti. Vergogna, spesso paura e alla fine anche smania ed eccitazione.
    
    Lunedì mattina nell’andare via Master Daniele le disse – ti voglio a mia disposizione venerdì sera e per tutto il week end. Vieni a Milano per le ventuno. –
    
    - Sì Padrone – rispose la schiava, ma era terribilmente angosciata. Non per quello che le sarebbe successo il prossimo week end, a quello ci avrebbe pensato dopo, ma perché suo marito ...