1. Storia di discoteca


    Data: 12/06/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    Gli piace la discoteca. Che c'è di male. Tutti i fine settimana va in discoteca a divertirsi, come tutti i giovani della sua età. Per questo i genitori non hanno niente da obiettare, se non un "Stai attento. Non ubriacarti e non lasciarti coinvolgere in risse. Mi raccomando". Questo ogni settimana. Non sanno però che lui è gay e sa di esserlo, così, semplicemente, senza problemi psicologici. Naturalmente la discoteca che frequenta è una discoteca gay.
    
    Lui è un adolescente molto carino e sa di esserlo. Tanti gli fanno il filo e le scopate non gli mancano però non è mai molto soddisfatto. La maggior parte delle sue avventure coinvolgono suoi coetanei o poco più e lui sa anche che gli piacciono più grandi.
    
    Trova che quelli più grandi ci sanno fare molto di più: sanno essere rudi e volgari quando serve e teneri e gentili quando è tutto finito. Così a lui piace essere trattato. Insomma: gli piacciono gli uomini veri.
    
    Uno di questi è il buttafuori del locale. Un pezzo di maschio sulla quarantina che lo fa sbavare di voglia ogni volta che lo vede. Alto all'incirca 190, baffuto e dal pelo nero che gli ricopre anche le braccia, anche quei muscoli messi in evidenza dalla t-shirt aderente. Come vorrebbe farsi sbattere da quello! Ma fosse l'unico. Tanti lo vorrebbero e gli fanno tante moine da checche per farsi notare. Ma quello niente, è sempre molto professionale: gentile e amichevole con tutti ma niente di più. Sarà perché è sposato o almeno ha la ragazza, visto ...
    ... l'appariscente anello d'oro al dito.
    
    Questo però non è un motivo per non provarci. Come si fa a non provarci quando hai un maschio così davanti! Probabilmente la sua "lei" è certa che il lavoro del suo uomo non è a rischio infedeltà, ma nulla è impossibile su questa Terra. Fatto sta che sembra proprio che lui certe cose non lo interessano.
    
    Il nostro ragazzo non schecca ma, vista la discoteca che frequenta, credo che non ci siano dubbi sulle sue tendenze e, qualche battuta qua e là, glielo ha fatto capire il suo interesse per lui, ma il maschio non va mai oltre. Scherza, è gentile ma non lo tratta molto diversamente dagli altri. O forse si, un pochino di più con lui. Ma forse è solo la sua immaginazione od i suoi ormoni che gridano soddisfazione.
    
    Una di quelle sere, mentre era a ballare al centro della pista, accaldato e travolto dalla musica, venne avvicinato proprio da quel buttafuori. Non ci poteva credere! Ma che voleva? Non sentiva bene, non capiva. Fu preso per un braccio e fatto segno di seguirlo. Lo portò al piano superiore, dove la musica si sentiva molto più soffusa, in lontananza. Fosse stata la volta buona? Che delusione quando entrarono in una grande stanza dove, da una parte, era un salotto e su una poltrona era seduto il padrone del locale. "Ti vuole parlare".
    
    Si avvicinò. Quello era un uomo sulla cinquantina o poco più, abbastanza brutto, insomma non gli piaceva proprio. Sembrava un mafioso depravato e, molto probabilmente lo era. No, con quello non sarebbe ...
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