1. Lo schiavetto.


    Data: 11/06/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    ... diventare duro!”
    
    Lasciò cadere pantaloni e mutande fino alle caviglie. Si trovò davanti alla faccia un cespuglio nero dal quale spuntava un cazzo flaccido e cadente, mentre in basso penzolavano due grossi testicoli, pure loro pelosissimi. Mentre guardava quello che aveva davanti, l'altro allargò le gambe e si spostò leggermente verso di lui che istintivamente aprì la bocca.
    
    “No! Non subito dentro! Prima leccalo. Leccami il cazzo, le palle, appoggiaci le labbra sopra, sfioralo… Ma non subito in bocca, dai.”
    
    Cominciò a fare quanto detto, passando la lingua sui testicoli che prese in mano per sollevarli, poco dopo iniziò a scendere nell'interno coscia per risalire sul pene. Iniziò a far scorrere la punta della lingua sul glande che si stava già ingrossando, soffermandosi pure sul frenulo.
    
    “Adesso mettilo in bocca. Dai mettilo in bocca.”
    
    La aprì e lo fece scivolare tutto dentro. I peli del pube gli solleticarono le labbra ed il naso mentre i peli più alti li trovò quasi dentro gli occhi, che chiuse. Provò a farlo scorrere ma l'uomo lo riprese nuovamente in modo ancor più brusco.
    
    “No, non adesso, tienilo tutto dentro e lavoralo di lingua. Girala, muovila, aspira, succhia… ma non farmi un pompino proprio adesso.”
    
    Lo fece nuovamente sparire tra le labbra e provò ad eseguire quanto gli era stato comandato, ma non lo aveva mai fatto e cercò di improvvisare. Lui se ne accorse.
    
    “Ma non hai mai fatto un pompino come si deve?”
    
    Fece no con la ...
    ... testa.
    
    “Va bene, continua così.”
    
    In ogni caso le stimolazioni riuscirono a fare il loro effetto perché si ritrovò poco dopo la punta che spingeva verso la gola. Provò un senso di nausea e lo sputò fuori con un mezzo conato.
    
    “Che cazzo fai? Mettilo di nuovo in bocca e comincia a muoverti.”
    
    Con qualche lacrima agli occhi per lo sforzo fatto lo accolse dentro e iniziò a muovere la testa avanti e indietro. Non riusciva a farlo andare tutto dentro e si fermava quando sentiva che gli dava fastidio.
    
    “Devi ancora imparare a fare pompini. Non ci siamo proprio. Però ti stai impegnando.”
    
    Diversi minuti dopo iniziò quasi a sentire un senso di stordimento per quel rapido e costante movimento anche se lo faceva ad occhi chiusi.
    
    “Va bene, va bene, è pronto, basta così, adesso ti inculo. Vieni, mettiti sul letto. Lo fece sdraiare a pancia in giù, gli allargò le gambe e gli passò l'indice nel solco, lo appoggiò sul buchino e provò a spingerlo dentro.
    
    “E' proprio stretto, allora è vero che non scopi da tanto come mi hai detto.”
    
    “Lo ho fatto solo quelle volte e poi basta.”
    
    Insistette, ma era stretto e asciutto.
    
    “Ti metto la crema, così non entra”
    
    Spalmò il lubrificante intorno e sulla punta del dito. Massaggiò la zona e questa volta mezzo dito scivolò facilmente dentro. Prese a muoverlo per farsi strada ma appena lo affondò lo tirò prontamente fuori.
    
    “Ma ti sei lavato?”
    
    “Si, ho fatto una doccia prima di venire.”
    
    “Non la doccia, ti sei lavato ...
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