1. Giornalista di guerra


    Data: 11/06/2021, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: darksideof84, Fonte: RaccontiMilu

    DALLA ZONA EST DELLA FRONTIERA – Erano passati 15 giorni da quando le quattro squadre militari si erano posizionate nella zona est della città, l’unica zona non bombardata dal fuoco amico. Era la zona più alta, la prima ad essere setacciata dagli alleati all’arrivo in città. Un totale di venti soldati, 15 uomini e
    
    5 donne avevano innalzato alacremente una sorta di ufficio con satelliti, computer e tutta l’attrezzatura necessaria per monitorare la situazione.
    
    Insieme a loro erano presenti anche la giornalista Sara Z. ed il suo cameraman che, ogni giorno, puntuali alle ore 18, trasmettevano il servizio da mandare in onda alle ore 20 per aggiornare i telespettatori circa l’evoluzione del conflitto.
    
    Sara non era nuova a questo tipo di missioni; era già stata in altre tre missioni in giro per il mondo e aveva ricevuto anche un’adeguata preparazione militare.
    
    Non era mai stata di intralcio alle squadre speciali con domande o azioni inopportune, ma anzi si era sempre fatta apprezzare per la lealtà e concentrazione.
    
    In realtà Sara si era fatta apprezzare anche per altro in un ambiente così a stragrande maggioranza maschile. 32 anni, Alta 1.70, capelli rosso rame naturale, occhi verdi, Sara era la classica ragazza che riusciva ad ottenere un fischio di approvazione anche appena sveglia.
    
    Gli anni di ginnastica ritmica da piccola e tutti gli allenamenti al seguito delle squadre speciali le avevano donato un fisico tonico ed aggraziato, impreziosito da un bel seno, ...
    ... una terza abbondante dopo che era un po’ dimagrita, e dei glutei naturalmente scolpiti.
    
    Non si tirava indietro alle battute e agli apprezzamenti dei commilitoni, ma era sempre stata professionale e – all’interno delle tende o degli uffici militari -non era mai stata colta in fallo o aveva mostrato debolezze sui campi di guerra.
    
    Anche in quella mattinata di apparente calma, davanti al fornelletto dove si preparava il caffè, gli apprezzamenti e le battute si sprecavano e le risate imbarazzate si seguivano leggere nell’aria.
    
    Tutto pareva portare ad un’altra giornata di solo monitoraggio quando un’esplosione nelle vicinanze fece ridestare tutti dall’apparente torpore.
    
    L’esplosione era stata così violenta che i muri avevano cominciato a tremare e la polvere aveva iniziato a cadere copiosamente sui monitor.
    
    In maniera non comprensibile, i radar non erano riusciti a captare alcun pericolo e questo aveva colto alla sprovvista l’intera squadra.
    
    La struttura iniziava a perdere pezzi ed il comandante in capo alla missione aveva messo in allerta tutti: l’edificio andava sgombrato, bisognava raggiungere le grotte più a nord quanto prima per mettersi al riparo e chiamare soccorsi.
    
    In gruppi di cinque tutti avevano lasciato ordinatamente, ma in maniera veloce l’edificio muovendosi a nord. Sara, il cameraman ed altri tre commilitoni chiudevano il gruppo, loro erano sempre dietro sul fronte.
    
    Le squadre erano in salita quando una scarica di proiettili si era stampata ...
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