1. Il vicolo (2)


    Data: 11/06/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio, Fonte: Annunci69

    Adesso sono solo, qui sdraiato sul cavallo. Cerco di alzarmi, ma sono stremato. Decido di rimanere un po’ fermo a riposarmi. Sollevo il viso e appoggio il mento sull’attrezzo. Guardo verso il fondo del vicolo: il ragazzo stuprato è ancora appeso come un salame. Ogni tanto qualcuno gli si avvicina da dietro, lo penetra e lo scopa per un paio di minuti. Lui rantola e urla, tremando di godimento. Poi viene lasciato penzolante, finché qualcun altro non ripete l’operazione.
    
    D’improvviso non vedo più niente. “Allora? Ti è piaciuto?”.
    
    Conosco questa voce. Ma sì: è Hektor! Mi si è messo davanti impedendomi di vedere il fondo del vicolo.
    
    Mi tiro un po’ su. È proprio lui! È completamente nudo e ha il cazzo in tiro. È bello come un dio greco e, nonostante abbia appena goduto ripetutamente, mi riaccende gli ormoni.
    
    “Ma… sei qui?”, gli chiedo incredulo.
    
    “E dove credevi che fossi?”.
    
    “Io… veramente…”, balbetto.
    
    “Pensavi che ti stessi cercando lungo la strada nella quale ci siamo dati appuntamento?”.
    
    “… sì…”, ammetto ingenuamente, mentre lui mi gira intorno e si ferma alle mie spalle.
    
    Si inginocchia e affonda la faccia tra le mie chiappe.
    
    La sua lingua mi penetra la rosellina e mi perlustra in lungo e in largo. “Sai… slurp!”, bofonchia mentre mi lappa. “Quello lì in fondo… mmmm… slurp… è Juan… slurp!”.
    
    “Davvero!... Ah!”, esclamo incredulo.
    
    “Sì… mmmmm… gli piace un casino venire in questo nuovo locale e farsi stuprare da stalloni cazzuti!”.
    
    Locale??!! ...
    ... Come locale??!!
    
    “Siamo in un locale?… ah!”, gli chiedo.
    
    “Sì… slurp! È quello di cui ti avevo parlato… mmmmm!... Bello vero? Sembra di stare all’aperto… sluuuuuurp!”, e conclude con un lungo risucchio col quale si appropria di gran parte della sborra che mi riempiva lo sfintere. “Ne hai presa proprio tanta! E sei riuscito a fare venire Filippo per ben due volte! Enrico sarà orgoglioso di te quando glielo dirò!”.
    
    “Enrico sa che sono qui?”.
    
    “Certo! È stato proprio lui a suggerirmi di portarti qui. Ti conosce molto bene il tuo gigantone!”.
    
    “Sì, è vero… mmmmm!”, rispondo, godendo di nuovo per la leccatina veloce che dà al mio anellino.
    
    “Adesso voglio divertirmi un po’ io però. Ti va?”, mi fa, chiedendomi quasi il permesso.
    
    “Certo!”, chioso di rimando, ammiccando spudoratamente.
    
    “Ok. Vieni con me!”, mi slega e mi tira su, trascinandomi verso il fondo del vicolo, dove c’è anche Juan. Lo spagnolo adesso è solo ed il suo corpo è in preda a spasmi continui. Quando ci avviciniamo gira la testa e mi guarda. Mi fa un mezzo sorriso a denti stretti, mentre il piacere lo scuote ancora da capo a piedi.
    
    Hektor mi afferra le mani e me lo solleva. Sento suoni di ganasce e mi ritrovo con i polsi serrati in due grossi ceppi di ferro. Sono appeso esattamente come Juan e probabilmente sarò sottoposto al suo stesso trattamento.
    
    E infatti, non passano che pochi secondi e il tedesco mi prende per i fianchi costringendomi ad inarcare la schiena per offrirgli al meglio tutto ...
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