1. Vacanza in Gallura


    Data: 10/06/2021, Categorie: Etero Autore: Carlocarlo2, Fonte: EroticiRacconti

    ... personalmente; accedemmo a metà di un corridoio, lei prese a destra per andare nel salone, e quando ci arrivò, si stese sull’immenso divano di pelle color biscotto..
    
    “Fammi un thé” ordinò perentoria, indicando con il dito una porta in fondo al corridoio dal quale eravamo entrati; obbedii, ritrovandomi in un ambiente molto lussuoso, tutto acciaio e marmo grigio; in meno di un minuto trovai tutto, tazza, cucchiaino, piattino, limone, zucchero, filtro aromatico Earl Grey..
    
    La ritrovai nell’identica posizione, ma l’espressione sofferente ed assonnata aveva lasciato il posto ad un’aria più vispa: feci per passarle il piattino ma lei fece cenno di appoggiarlo sul tavolino vicino..
    
    “Beva il thé” borbottai contrariato.. “le farà bene!”
    
    “So io cosa mi farà bene!” replicò invece lei è, attirandomi a se per la camicia, mi baciò senza smancerie, la sua lingua nella mia bocca a frugare imperiosa, le mie mani, appoggiate dalle sue sui seni, e poi, ancora le sue mani, stavolta più in basso, ad armeggiare con la mia cintura, i bottoni della patta..
    
    “ Senti..” mi sussurrò in un orecchio.. “ io ho voglia di scopare” poi, guardò la mia erezione con un sorrisetto impertinente.. “.. e mi pare che pure tu ne abbia voglia!”;
    
    Detto fatto, si sbottonò la camicia che lanciò da una parte, ed i jeans insieme al perizoma, che lasciò arrotolati ai suoi piedi, ed io compii a mia volta le medesime manovre in fretta; raccolsi il perizoma e me lo portai al naso: era zuppo e odoroso!
    
    La ...
    ... guardai insalivarsi la punta delle dita prima di infilarsele dentro: era perfetta; un ciuffetto di peli era l’unico addobbo della fica, altrimenti perfettamente depilata, col clitoride esposto, gonfio e ben visibile; le gambe che aveva stese sul divano, erano lunghe, con i polpacci e le cosce muscolose; il ventre era leggermente arrotondato attorno all’ombelico, i seni avevano una grossa aureola rosa scuro, ed i capezzoli erano gonfi ed eccitati; mi inginocchiai con la testa all’altezza della fica; con la mano dietro al mio collo lei mi attirò finché non la toccai con la punta del naso: era già un lago di umori che irroravano le grandi labbra marrone scuro e quelle interne, rosa acceso; appena presi in bocca il clitoride lei venne subito una prima volta dando forti spinte in alto col bacino; quindi si alzò dal divano e ci mise me, a sedere con una piccola spinta sul petto, si inginocchiò ed impugnò il mio cazzo alla base, lo guardò con uno sguardo di apprezzamento per la durezza, per la circonferenza dell’asta che non consentiva all’indice di toccare il pollice, per la lunghezza notevole che fuoriusciva dal pugno chiuso intorno per oltre metà; con un gesto lento, assaggiò la cappella lucida con la punta della lingua, la imboccò e, piano piano, tutta la lunghezza le sparì in gola; quando le labbra toccarono il mio inguine, lo trovarono bagnato dalla grande quantità di saliva da lei stessa prodotta, mescolata agli umori prodotti da me, e allora cominciò un movimento veloce che mi ...