1. Ricordi - l'amica di mia zia


    Data: 10/06/2021, Categorie: Etero Autore: mcrisone, Fonte: Annunci69

    ... vicino, il tuo profumo…” rispondei tutto rosso in viso.
    
    “Che giornaletto hai visto?” mi chiese.
    
    “Playboy” le dissi e scusandomi nuovamente.
    
    “Prendilo un po’ che voglio vederlo anch’io” mi ordinò.
    
    Scesi dal letto, sempre con le mutande gonfie ed andai a prenderlo, lo portai alla zia che iniziò a sfogliarlo.
    
    “Mamma mia che belle che sono” commentava ed intanto continuava a sfogliare le pagine.
    
    “E tu mi dici che io ti faccio pensare a queste ragazze?” mi chiese sorpresa.
    
    “Beh un pochino si, sei molto bella e potresti essere anche tu su questa rivista” le risposi imbarazzato.
    
    “Grazie tesorino, mi lusinghi; ma ora pensiamo al tuo mal di pancia” mi disse sorridendo.
    
    Mi acconpagnò in bagno e mi abbassò le mutande facendomi sedere sul bidet ed iniziò a lavarmi con l’acqua fredda dicendo “vedrai che con l’acqua fredda ti passa”.
    
    Dopo un po’ che mi bagnava con l’acqua e non vedendo risultati iniziò a menarlo piano con la sua mano ed io ero in estasi, la sentivo accovacciata dietro di me che mi poggiava le tettine sul collo e mi menava il pisellino, venni in due minuti netti.
    
    “Ora dovrebbe passare” mi disse sorridendo e dirigendosi verso la camera da letto.
    
    Mi alzai ed asciugai, poi infilai nuovamente le mutande e mi diressi in camera con lei, stavolta girandomi per abbracciarla da dietro, poggiando il mio petto alla sua schiena e sussurrandole all’orecchio “grazie zietta, lo sai che da grande ti sposerò”.
    
    Dopo un sorriso mi disse di dormire un ...
    ... pochino e mi diede un bacino sul naso.
    
    Non riuscendo a dormire provai ad infilare una mano sotto alla maglietta di mia zia ed arrivai a toccare una tettina, la presi tutta in mano ma lei mi disse “per oggi basta, facciamo un pisolino che tra un po viene su nonna a chiamarci”.
    
    Alla sera ritornai all’attacco con il mal di pancia, ma questa volta mia zia mi disse “fatti un massaggino come oggi e poi vai a nanna, buonanotte” e si chiuse in camera.
    
    Il giorno dopo scendo a fare colazione e quando passai davanti alla camera di mia zia vidi la porta socchiusa e sbirciai mia zia con la sua amica Sonia che parlavano, rimasi in ascolto e sentii che parlavano di quello che era successo il giorno prima in bagno; Sonia era un’amica di mia zia, circa della stessa età, con un caschetto biondo, un fisico snello ed asciutto distribuito in un metro e sessanta, un bel seno procace, una terza abbondante ed un bellissimo sedere che sembrava disegnato.
    
    Prima di uscire assieme passarono dalla cucina dove stavo facendo colazione e salutandomi Sonia si avvicinò a me dicendomi “ciao porcellino, la zietta mi ha raccontato tutto”.
    
    Nei giorni successivi provai vari approcci con la zia, ma non riuscii a combinare niente, mi sfinivo di seghe da solo in bagno con il giornale di mio zio; non so il motivo ma quello fu l’ultimo anno che andai in campagna dai nonni.
    
    Passarono sei anni in cui mi trasformai in un ragazzotto alto un metro e ottanta, giocavo a calcio a livello amatoriale ed andavo ...
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