1. il figlio della mia amica


    Data: 10/06/2021, Categorie: Feticismo Masturbazione Autore: EmmeEsse91, Fonte: xHamster

    ... semplice gioco si stava trasformando in qualcosa di più grosso. Abbiamo dovuto smettere quando un giorno per poco Alice con ci scopriva. Ero andato a casa sua sapendo che lei non c’era, cosi io e Silvio potevamo passare un po’ di tempo insieme. Eravamo seduti sul divano in soggiorno e Silvio mi stava spompinando; era bravissimo, ero stato davvero bravo ad insegnargli a fare i pompini e lui era altrettanto bravo e imparò in fretta. Ci stava dando giù che era una bellezza, quando sento, le chiavi nel cilindro della porta blindata girare. Era Alice che entrò in soggiorno. Avevamo fatto appena in tempo a ricomporsi, e si stupì vedendomi li con Silvio. Mi chiese cosa ci facevo in casa sua mentre lei non c’era, e io gli risposi che ero venuto a trovarla ed ero rimasto li aspettando il suo ritorno. Si bevve quella sconcia. Ma per la paura decisi di mettere fine hai nostri incontri clandestini. Dunque Silvio mi conosceva ma non conosceva Elisa, e quel pomeriggio mi feci trovare vestito da lei. Per l’occasione indossavo anche la parrucca. Feci un’accurata depilazione totale e sul tutto il corpo non c’era un solo pelo. Indossai una mise speciale. Vestitino a tubo nero decorato di pizzi e merli, il miglior collant che avevo, un magnifico modello di Emilio Cavallini a rete con disegno corda che slanciava le mie gambe e le rendeva ancor più femminili. E l’immancabile stivale con il tacco. Concordammo con Alice che sarebbe venuta anche lei insieme al figlio e che avrebbe aspettato in ...
    ... un'altra stanza. Lei rimase in cucina e io e Silvio ci accomodammo in soggiorno. Fiutavo l’odore del suo imbarazzo. Si muoveva impacciato ed insicuro. Gli indicai la poltrona dove sedersi invitandolo a spogliarsi completamente nudo. Era nudo e aveva il pene completamente mollo. Provò a farselo diventare duro masturbandosi, ma era troppo teso e l’erezione si faceva attendere. Decisi che Silvio andava aiutato. Andai davanti a lui. Gli feci allargare le gambe. Mi tolsi lo stivale, e con il piede gli toccai il cazzo. Bastò qualche tastata e raggiunse l’erezione. Erano passati due anni da quando non vedevo il suo corpo nudo e dall’ultima volta aveva aggiunto più massa corporea e il pene era aumentato in volume. Era dotato di una bella nerchia. Lungo tozzo e nodoso. Si alzo dalla poltrona e andò a mettersi a terra sulle ginocchia. Eravamo nella giusta posizione per iniziare tale pratica. Sento il suo pulsante e vigoroso cazzo nella morsa delle mie gambe. Iniziò a scoparle per bene. Vedevo il suo cazzo entrare e uscire dalle gambe e sentivo i suoi gemiti di piacere, confesso che la cosa piaceva anche a me, il calore del suo pene tra le mie gambe era eccitante e mi scappò un erezione. Ma tanto lui era cosi concentrato a fottermi le gambe che non si accorse di nulla. Ci dava dentro come un martello pneumatico, assestava colpi con potenza virile. Venne per la prima volta schizzando a terra e qualche goccia si fermo sul collant. Ma il suo pene rimase in tiro. Voleva continuare. Da vera troia ...