1. Una sveltina da codice penale pt.2


    Data: 08/06/2021, Categorie: Tradimenti Autore: poldino, Fonte: Annunci69

    Attesi Antonio a gambe aperte sul suo divanetto, con la figa ancora grondande di sborra che scendeva lentamente lungo le mie gambe. Trovavo la cosa terribilmente eccitante. Ne raccolsi un bel pòinfilandomi due dita in fica, sotto il suo sguardo incredulo, portando quella calda e densa crema bianca alla mia bocca.
    
    "Non era quello che volevi? Sono certa che sono mesi che mi desideri..." gli dissi con voce calma, annuí.
    
    "Ora non essere timido e vieni a leccarmela, io non sono ancora venuta". Inutile cercare di nascondere i miei sentimenti, ero tremendamente eccitata e volevo sentire ancora quel bel cazzo dentro di me, ed ero disposta a tutto affinchè mi scopasse nuovamente e soprattutto a lungo.
    
    Antonio si avvicinò a me lentamente, facendomi pregustare l'attesa. Una volta di fronte, si liberò della maglietta mettendo in risalto tutta la tonicità del suo fisico. Gli accarezzai i pettorali senza un'ombra di pelo, si depilava per ragioni sportive, giocando con i suoi piccoli capezzoli che adoravo stuzzicare.
    
    "Abbassati!" gli ordinai perentoriamente, "voglio essere leccata per bene"
    
    "Dai ti sono venuto dentro..." obiettò
    
    "E' roba tua non c'è nulla di male, e poi ti garantisco che è anche saporita."
    
    Si inginocchiò, mi appoggiò le mani sulle gambe ed iniziò a leccarla lentamente. La sua lingua mi mandava in estasi, adoravo il modo in cui dolcemente mi lappava la figa. Velocemente mi liberai della maglietta che mi aveva regalato il mio fidanzato, la guardai in ...
    ... modo strano, mi sembrava quasi che Marco mi stesse spiando dalla maglietta e questa cosa fece crescere in me l'eccitazione. Lasciai solo la collana penzolante tra le mie generose tette cosí che potessi giocarci.
    
    Alla loro vista Antonio mi baciò con un bel risucchio la figa, estorcendomi un grido di piacevole dolore e diresse le sue attenzioni sulle tette. Me le mangiava, leccava succhiava con avidità.
    
    Ero in estasi, avevo completamente perso la lucidità, ero cosciente del fatto che stavo tradendo il ragazzo che amo, ed ero al tempo stesso cosciente che stavo scopando con un maschio fantastico.
    
    Avrei davvero voluto fossero entrambi con me, adesso!
    
    Feci sedere Antonio sul divano, mi inginocchiai davanti a lui e glielo presi in bocca. Era ancora moscio e stava riprendendosi dalla sborrata. Non dissi nulla, mi limitavo a leccarlo mentre lo guardavo godersi lo spettacolo. Mi è sempre piaciuto vedere le reazioni degli uomini mentre succhio i loro cazzi. Aveva delle belle palle, non enormi per cui riuscivo a metterle tutte in bocca, una alla volta si intende, per succhiarle mentre le mie mani si prendono cura di quel bel cazzone che stava lentamente riprendendo la sua splendida forma.
    
    Mi staccai da quel cazzo e gli dissi: "stenditi, non ho ancora finito di succhiartelo" e mi misi a 69 con lui, offrendogli senza vergogna la mia figa bagnatissima.
    
    "Che cazzo..." dissi ad alta voce tra me e me, e mi chinai nuovamente su di esso a succhiarlo. Era meraviglioso stare su di ...
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