1. Puttana hai un lavoro (1


    Data: 30/01/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Ale Pnroip, Fonte: EroticiRacconti

    Da quando sei arrivata ti sto guardando.
    
    Hai addosso un vestito nero molto corto che ti lascia le spalle coperte e si regge grazie a due spalline nere sottili, un paio di sandali neri come il vestito con un tacco a spillo che mi eccita solo a vederlo.
    
    Non indossi reggiseno perché non ne hai bisogno, sei giovane, non hai un seno enorme ma indubbiamente ben disegnato. I tuoi capelli corti lasciati dal tuo parrucchiere mossi quel tanto che basta per far capire che non sono spettinati rendono onore al tuo viso, pulito, senza eccessi di trucco, un filo di mascara a un accenno di rossetto. Il tuo sorriso illumina la sala dove stiamo festeggiando gli anni del nostro ospite. Sei bella, ben fatta, le tue gambe si muovono benissimo a tempo della musica che ci fa ballare.
    
    Non riesco a staccarti gli occhi di dosso e vederti muovere in quel modo scatena tutte le mie peggiori fantasie. Non sono il solo maschio che ti desidera, ho già notato altri uomini guardarti il culo perfetto e le cosce affusolate mentre ti sposti per la sala sorridendo e ridendo con le tue amiche. Le tue mani sottili si muovono anche loro a tempo di musica, le unghie smaltate. Ti immagino stringere il mio cazzo mentre mi fai una sega davanti a tutta la platea.
    
    Vai a sederti e prendi un flut di prosecco, incroci le gambe in posizione perfetta, facendo attenzione che nulla venga messo in mostre e questo mi eccita ancora di più. Seduta con le gambe accavallate ridi e mantieni uno stile perfetto. Vedo le tue ...
    ... cosce aderire alla poltroncina, guardo il bicchiere accostarsi alla tua bocca, le labbra serrare i bordi, il liquido entrare nella tua bocca e scendere nella tua gola e immagino altro liquido finirti nello stomaco.
    
    Il mio cazzo è duro e preme contro la patta dei pantaloni. La voglia di fotterti è prepotente e ancora peggio tutte le mie fantasie e le mie perversioni mi passano davanti agli occhi e hanno te come oggetto.
    
    Chiedo all’anfitrione di presentarmi a te e lui che mi conosce lo fa con enfasi, dandomi forse ancora più importanza di quella che merito. Ti alzi, mi sorridi e mi stringi la mano sorridendo e mi dici il tuo nome; Silvia. Resti forse un secondo interdetta quando ti bacio la mano in maniera elegante e aggiungo con un filo di enfasi “un vero piacere conoscerti, una creatura incantevole che illumina tuta la sala e oscura tutte le altre presenze femminili”
    
    Mi guardi e le tue guance si velano appena di rosso mentre ti fisso negli occhi.
    
    Ti offro da bere, ti riempio di complimenti e cerco di farti divertire mentre ti riempio il bicchiere e tu bevi.
    
    Mi porti al tuo tavolo e mi presenti alle tue amiche come l’amico del festeggiato e loro di rimando sorridono e stringono la mia mano, ma i miei occhi non ti mollano, ti seguono ed osservano ogni tuo movimento. Ti invito ancora a ballare e ti prendo per mano per portarti in mezzo a quella che sembra ormai diventata la pista e ti diverti a muoverti e ad agitare le tue splendide gambe, il tuo culo perfetto, ...
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