1. La prima figa


    Data: 07/06/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: NENE_MALO, Fonte: Annunci69

    ... Non mi era mai capitato che qualcuna me lo prendesse in bocca prima che mi tirasse. La mia ex spesso tentava di farlo; ma solo quando era già duro. E poi… una volta addentato, non sapeva nemmeno lei cosa fare. A volte sembrava addirittura che stesse mangiando un gelato! Però quella volta non avevo a che fare con una ragazzina di primo pelo! Stavo per essere divorato da una belva selvaggia. Cavoli… che sensazione! Sentivo l’ uccello gonfiarsi nella sua bocca. Sapevo che il mio pistolino era poco più lungo di una sigaretta; però sentivo di avere sotto, un missile nucleare pronto ad esploderle sulla lingua che assatanata sviperava intorno alla mia corona. Cercai di trattenermi pensando alla professoressa di matematica che presto sarebbe andata in pensione; ma d’ improvviso cominciai a sborrarle fra i denti come non mi era mai successo. Lei, fissandomi senza distogliere lo sguardo nemmeno per un attimo… continuò a succhiare e a dimenarmelo come una dannata; Poi estasiata disse:
    
    «Hai mai scopato con una vera donna?».
    
    Senza attendere risposta si alzò in piedi, prese l’ uccello fra le mani e fulmineamente se lo infilò nella figa che gocciolava a vista d’ occhio. Era completamente bagnata e mentre le succhiavo i capezzoli induriti, sentivo gli spruzzi del suo sperma annaffiare a getti la mia cappella ormai arroventata. Improvvisamente si distese a gambe aperte sulla poltrona di fronte e masturbandosi mi disse:
    
    «Ti prego! Leccami la figa! Fammi sentire la lingua serpeggiare ...
    ... fino alle viscere e poi scopami finché non sborro anche dalle orecchie».
    
    Non sapevo bene da che parte cominciare; ma senza farmelo ripetere due volte le sbattei il muso fra le cosce e sfrenatamente cominciai a leccare con tutta la foga che avevo.
    
    D’ istinto le infilai le dita in bocca e mentre me succhiava a dovere, con l’ altra mano mi feci una sega. Dai forti gemiti capii che stava per avere uno di quegli orgasmi che capitano poche volte nella vita. Subito mi alzai… glielo infilai dentro e cominciai a sbatterla come non avevo mai fatto in vita mia. Appena le misi la lingua in bocca, di scatto voltò la testa e cominciò a gridare: «Siiii… Vieniii… riempimiiii… Godoooooo».
    
    Non avevo idea di quanti cieli esistessero; ma se fossero stati poco meno di 8… posso affermare che quella notte toccai il settimo cielo.
    
    Subito dopo l’ orgasmo, respirando a fatica, mi strinse fortemente fra le braccia e con tono appagato mormorò:
    
    «Non ho mai goduto tanto in vita mia. Sei stato bravissimo!»
    
    Ed io:
    
    «Signora… adesso dovrei proprio andare; Sa… ho il permesso di stare fuori, al massimo, fino all’ una».
    
    Lei, posò la bacca sulla mia, e con voce sempre più sensuale:
    
    «Vai pure; ma promettimi che quando sarai a letto ti masturberai pensando a me. Io comincerò a farlo subito».
    
    Così, mentre mi allontanavo, prese un vibratore di medie dimensioni e lo fece penetrare lentamente come se avesse ancora fra le gambe il mio possente uccello di fuoco.
    
    Mezzo strapazzato scesi le ...