1. La prima figa


    Data: 07/06/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: NENE_MALO, Fonte: Annunci69

    ... alla camera 715. Mi aprì
    
    una stupenda donna sulla trentina con indosso solo un accappatoio di seta completamente slacciato. Subito mi cadde l’ occhio in mezzo alle gambe. Porca puttana! Sotto non aveva niente. Disinvolta come se fosse protetta da una tuta d’ astronauta, mi fece entrare e con la voce un po’ velata dal fumo della sigaretta che diteggiava con gran classe, disse:
    
    «Scusa il mio abbigliamento, ma ho appena finito di fare la doccia; e poi immagino che non sia la prima volta che vedi una donna nuda. Alla tua età… chissà quante ragazzine ti correranno dietro».
    
    Ed io, quasi intimidito dalla sua spigliatezza:
    
    «beh… non proprio molte, ma quelle poche che corrono… per il momento, bastano e avanzano».
    
    Lei, sorridendo:
    
    «Che tenero! Scusa se mi permetto di darti del “tu”, ma sei così dolce; e poi potresti essere benissimo mio figlio. A occhio e croce, dovresti avere non più di 15 anni».
    
    Approfittando della confidenza, le chiesi se avrei potuto sedermi un attimino poiché avevo fatto sette piani a piedi e mi facevano un po’ male le gambe.
    
    Lei, con gran “savoir faire”:
    
    «Ma certo… poverino! Togli pure i pantaloni e siediti sulla poltrona! Ho una crema che ti farà sicuramente sentire meglio».
    
    Appena mi svestii, prese un barattolino di quelle creme che costavano più del caviale russo… si chinò sulle ginocchia e dopo avermi spalmato l’ impasto cominciò a massaggiarmi le gambe facendo di tanto in tanto un tiro di sigaretta. Appena si allungava verso ...
    ... il posacenere, non perdevo tempo ad infiltrarmi con gli occhi fra le gambe che si allargavano con disinvoltura toccandomi di striscio le ginocchia. Porca miseria! Non avevo mai visto una vera figa matura al punto giusto.
    
    Pensai:
    
    «Vacca ladra! Questa é proprio una figa con la “Effe” maiuscola; non come quelle scialbe e schizzinose delle mie compagne di scuola. Questa a letto ti fa vedere i pianeti, le stelle e le galassie. Beato chi se la scopa».
    
    Mentre mi massaggiava le gambe, col dorso della mano sbadatamente mi tocco i testicoli. Nello stesso istante Il mio uccello cominciò a tirare come un dannato. Un po’ imbarazzato cercai di coprirmi con le mani.
    
    Lei… con un sorriso malizioso, disse:
    
    «Ma dai… non preoccuparti! È normale che alla tua età diventi duro! Rilassati e lascia che continui a massagiarti».
    
    Poi abbassandomi lentamente gli slip:
    
    «Però se t’ imbarazza farti vedere eccitato possiamo rimediare subito».
    
    Improvvisamente prese una forbice e in un battibaleno mi tagliò gli slip a metà; subito dopo me li strappò di dosso lasciandomi nudo come un pesce fuor d’ acqua.
    
    Dal secchiello che avevo portato, prese alcune manciate di ghiaccio tritato e mi coprì completamente l’ uccello. Nonostante fossi ancora eccitatissimo, al contatto del ghiaccio, il pene divenne più piccolo di un clitoride afflosciato. A quel punto la donna mi spolverò dal ghiaccio e senza alcun preavviso si chinò col capo e me lo prese in bocca. “Oh cazzo! E chi l’ avrebbe mai detto?” ...