1. Un compito impegnativo -parte5-


    Data: 06/06/2021, Categorie: Anale Prime Esperienze Maturo Autore: camajamal, Fonte: xHamster

    ... diede in mano; “Non aveva capito un cazzo!” pensai trattenendo una risata, e così le dissi: “Allora, posso cambiare canale? Vorrei provare il secondo, se per te va bene”.
    
    La stavo pompando, quindi non lesse tra le righe la mia richiesta e mi rispose di si; avendo avuto il suo benestare potevo procedere con il cambio.
    
    Innanzi tutto le preparai l’orifizio infilandole con calma il dito indice ben lubrificato, mentre continuavo a chiavarla lateralmente; lei si sporse un poco più avanti mostrandomi meglio le natiche, così riuscii a infilarle tutto il dito.
    
    Un movimento rotatorio per lubrificarle tutto l’anello anale e inserii anche il medio; andavo su e giù con le dita cercando di dilatarle il più possibile l’ano, perché era proprio arrivato il momento di infilarlo dentro.
    
    Mi alzai sulle ginocchia e mi disposi lateralmente sopra di lei; in quella posizione potevo avere maggior controllo, con lei appoggiata sempre di lato con la faccia rivolta verso le tele; le abbassai la gamba sostenuta delle sue mani facendola sporgere dal divano e con la mano destra le allargai la chiappa sinistra e appoggiai la cappella contro l’apertura anale.
    
    Solo in quel momento Sonia capì il significato della mia richiesta e mi aiutò nell’allargarle il sedere, senza dire nulla, così iniziai a spingerlo dentro un poco alla volta; questa volta faticai ad entrarle dentro, perché l’orifizio non era lubrificato a sufficienza.
    
    Dovetti desistere, per questo presi la boccetta di olio alla ...
    ... ciliegia e le infilai il collo della bottiglietta dentro il culo.
    
    Era calato il silenzio, si sentivano solamente i gemiti dal televisore a volume bassissimo; eravamo concentrati nel preparare la ‘strada’ per il mio pene, senza grossi traumi per entrambi: sapevo che una buona preparazione era fondamentale e lei mi aiutava a realizzarla.
    
    Strizzai il centro della boccetta di plastica tra le dita della mano, facendole scivolare nel retto parte del contenuto, al che tolsi la bottiglietta e inserii il medio, cercando di distribuire l’olio ben bene sul suo sfintere.
    
    Il dito fu inondato di olio non appena lo inserii nel sedere, forse ne avevo usato troppo per lubrificarla ma dopotutto, meglio abbondare come diceva un proverbio latino.
    
    Appena finita l’operazione con il dito, lei si girò verso di me appoggiando la schiena sui cuscini e la testa sul bracciolo del divano e, sempre allargandosi con le mani le chiappe, si rannicchiò con le gambe su se stessa portandosi le ginocchia all’altezza del viso.
    
    Appoggiai la punta dell’uccello sull’ano e iniziai ad affondare molto lentamente; questa volta riuscii a superare le sue difese, infatti vidi la cappella che si stava deformando per adattarsi al nuovo pertugio, la sentivo schiacciarsi su se stessa e, per facilitarle il compito, dovetti afferrarmi la base del cazzo per aumentare la pressione di spinta.
    
    Finalmente sentivo l’orifizio arrendersi per lasciarmi entrare e Sonia arrancare sotto di me; la cappella, una volta trovata la ...
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