1. Punti di vista - Il nuovo coinquilino del mio fidanzato.


    Data: 05/06/2021, Categorie: Tradimenti Autore: SBD, Fonte: EroticiRacconti

    ... per un istante avevo temuto quasi che potesse staccarmi la testa.
    
    Avvenne tutto molto in fretta, quindi lì per lì non riflettei più di tanto sulla sua provvidenziale apparizione, lo feci qualche minuto più tardi sotto la doccia.
    
    Com'era possibile che fosse intervenuto così in fretta senza che io nemmeno chiamassi aiuto?
    
    Premonizione? Coincidenza?
    
    Pensandoci e ripensandoci, mi convinsi che l'unica spiegazione plausibile era Marco che avesse osservato tutta la scena da lontano da prima dell'incidente.
    
    Da quanto? E perchè?
    
    Io non mi ero accorta della sua presenza...
    
    Solo un'innocente e casuale equivoco o mi stava a tutti gli effetti spiando?
    
    Impossibile stabilirlo...
    
    Ho sempre detestato le palestre, anche se mi ritengo una presona attiva e dinamica, e questo perchè non ne ho mai sopportato l'ambiente. Forse sarà a causa dei muri ricoperti di specchi (ben inteso, capisco l'utilità 'tecnica' di guardarsi mentre si fanno gli esercizi...), di quel sentirti sempre diversi paia di occhi addosso appena ti pieghi o ti allunghi, uomo o donna che tu sia, di quell'ostentazione compiaciuta di corpi, non so...
    
    Matteo però non è mai stato della mia stessa idea a tal riguardo e in casa sua aveva perciò replicato piuttosto bene l'arredo di una vera palestra, anche se in piccolo: un parete della stanza era stata coperta a da un enorme specchio e quasi tutti gli attrezzi erano rivolti in modo da potercisi guardare comodamente mentre li si usava.
    
    Io, non essendo, ...
    ... come già detto, abituata alla palestra e non avendo quindi abbigliamento tecnico adeguato, quella mattina mi ero messa a fare esercizio come già altre volte con una canotta leggera e una culotte di cotone azzurro pittosto sgambata: un abbigliamento comodo e leggero, visto anche il caldo che c'era in casa.
    
    Mai mi sarei sognata di presentarmi così, praticamente in intimo, in una vera palestra, in presenza di estranei, per intenderci, ma essendoci solo la silenziosa presenza di Marco in casa con me, non ci avevo visto un problema.
    
    Dopo mezz'ora di corsa sul tapis-roulant ero ovviamente in un bagno di sudore, il che aveva reso praticamente trasparente i mie indumenti.
    
    Me ne ero resa conto allo specchio, ma non avevo avuto l'impulso di coprirmi o cambiarmi data la situazione.
    
    Avrei fatto una doccia in seguito.
    
    Mi ero dedicata allora a qualche esercizio di stretching, poi avevo provato qualcuna di quelle grosse diavolerie che Matteo aveva comperato dall'ultima volta che ero tornata in Italia, in particolare una macchina su cui ci si sdraiava a pancia sotto e si chiudevano i polpacci verso il sedere. Mi pareva chiaro dovesse servire a tonificare i glutei, ricordo che ne rimasi conquistata ritenedola un'invenzione davvero geniale: la utilizzai fino a farmi dolore i muscoli.
    
    In una palestra affollata è probabile che non avrei mai osato nemmeno sdraiarmi su una diavoleria del genere, sentendomi come un pezzo di carne sul banco del macellaio, ma li ero sola...
    
    Poi ...
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