1. I Caduti - sistemare i pezzi della scacchiera ( Capitolo 6 )


    Data: 30/05/2021, Categorie: Sentimentali Autore: Babi, Fonte: EroticiRacconti

    SEI
    
    “L’hai lasciata andare?!” Lillian entrò nella stanza , trovando Daniel ancora appoggiato al camino. Immobile fissava il muro annerito dal fuoco al suo interno.
    
    “Non ora!”disse scandendo bene ogni sillaba, conosceva quel tono di voce della sorella e non aveva la minima voglia di iniziare una discussione .
    
    “Non Ora? Ma certo, lasciamo che continui a prendere per il culo il concilio come preferisce, tanto a te che te ne frega!”
    
    “Cosa non hai capito del mio NON ORA?!” Daniel si girò a guardarla.
    
    “Avevi dato a me il compito di risolvere questa cosa ed invece mi mandi via dalla stanza , la liberi e non hai intenzione di spiegarmi niente?” Lillian urlò furiosa andandogli vicino.
    
    “La questione dell’Estratto è risolta”disse Daniel andando verso il tavolino , prendendo la fialetta e lanciandola alla sorella, che nonostante non se l’aspettasse riuscì a prenderla.
    
    “Quella è l’ultima che potevano produrre, Tienila per ricordo. Hai risolto la questione”aggiunse passandole affianco per andare fuori da quella stanza, da quella casa. Fuori.
    
    “Come puoi fidarti ?? Ed anche se fosse vero dovresti…”iniziò a dire Lillian.
    
    Daniel di scatto tornò verso di lei
    
    “Dovrei cosa??”le ringhio vicino al viso, non stava urlando ma era ben chiaro che non era dell’umore di ammettere repliche alla sua decisione. In quel momento, in quel preciso istante le ricordò tanto, troppo , loro padre “ Lei sa troppe cose! Te lo ripeto : la questione è risolta e non c’è nessun bisogno che ...
    ... il concilio lo venga a sapere!”
    
    “Allora dimmi cosa ti ha detto! Se ha convito te, convicerà anche me!”insistette Lillian
    
    “Il sangue dell’estratto veniva dalla pergamena, la pergamena è persa e l’estratto pure..e per le prossime volte..”disse prendendola per il braccio “ ricordati che non sono io a doverti convincere delle decisioni che prendo, sei tu che dovresti fidarti!” la lasciò spingendola lontano da se e se ne andò.
    
    “dove andiamo signore?”chiese l’autista vedendolo avvicinarsi
    
    “tu da nessuna parte, sei libero!”disse lui salendo sulla macchina al posto di guida e partendo.
    
    La verità è che non era la paura a frenarlo dal fare ciò che Charlotte aveva suggerito, non per se stesso almeno, Se avesse fallito , cosa ne sarebbe stato di Lillian? Non doveva essere coinvolta , ma non perchè non si fidasse , come aveva detto la Gran sacerdotessa, ma per proteggerla. Ma anche così come avrebbero potuto credere che lei ne fosse all’oscuro? Il suo freno era Lei. Suo padre aveva ragione, l’affetto rende deboli, odiava sentirsi debole!!
    
    “Gregory”disse spingendo sul volante il pulsante del vivavoce. Il telefono iniziò a squillare nelle casse dell’autoradio.
    
    “Si Signore”disse l’uomo rispondendo dopo pochi squilli.
    
    “Mandami la posizione della chiesa di padre Andrew!”
    
    “Subito! Vuole che la raggiungo là?”
    
    “Non serve. Controlla mia sorella”
    
    “Controllarla signore?”chiese confuso.
    
    “Quando è di pessimo umore tende a fare stronzate. Evita che le faccia!!”disse ...
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