Cuckold grazie alla benzina
Data: 29/05/2021,
Categorie:
Tradimenti
Autore: benves, Fonte: Annunci69
... rosso della riserva ma in realtà il fondo scala era bianco.
Lei mi guardava ironica e sminuendo la presunta supponenza del maschio disse - “se hai combinato il guaio, risolvilo, scavalca il recinto e trova un distributore”.
Con 35 gradi e il solleone mi toccò prendere una bottiglia che avevo in macchina e districarmi tra il filo spinato, attraversare un campo di grano tagliato con le spighe recise che mi facevano male ai piedi sotto le superga leggere , percorrere un bel chilometro su un stradina di campagna e poi per fortuna trovai un agricoltore in vespa che mi indicò un distributore Shell a mezzo chilometro.
Feci riempire la bottiglia da un litro e mezzo e mi feci dare anche una boccia usata da olio da un litro, così con 2,5 di sicuro avrei potuto fare con l’Ami 8 i 30 km che mi separavano dall’area più vicina.
Il benzinaio gentile mi diede un bicchiere d’acqua e un sacchetto di plastica e mi incamminai verso l’auto e Sissy, di cui mi preoccupavo che fosse rimasta sola e al caldo.
Tra andata e ritorno ci misi più di un’ora. Ripassai le strade ed il caldo campo, e tornai attraverso il filo spinato, strappandomi anche la maglietta sudata, giungendo trafelato all’auto.
Trovai Sissy appoggiata al cofano col suo mini vestito nero che metteva bene in evidenza il seno e le gambe.
Disse - ”sai stavo davanti perché prima mi ero messa dietro e passeggiavo, ma si sono fermati due volte dei tipi e mi volevano aiutare; mi guardavano con una certa morbosità, ma io ...
... ho detto loro che il mio uomo era in arrivo con la benzina e i primi sono andati, i secondi ci hanno messo un po’. Dicevano “ti teniamo noi compagnia”, ed ho avuto paura che mi facessero qualcosa… ma per fortuna sono arrivati due poliziotti, a quel punto quei due si sono dileguati dicendo “ciao bella”.
I poliziotti volevano darmi loro la benzina, ma quando io gli ho detto loro che eri andato a prenderla tu, allora sono tornati al loro dovere.
E io spaventato mi picchiavo in testa, “in che guaio ti ho cacciato, mi spiace tanto…meno male che tutto è andato bene…” e lei fece un sorriso malizioso.
Mi disse” si benissimo” e io non capii subito perché.
Non avevo la testa di mettermi a pensare e mi diedi da fare, tutto sudato, per versare la preziosa benzina nel bocchettone del serbatoio con chiave.
Bevetti un litro di acqua calda dalla bottiglia rimasta in macchina e ci rimettemmo in viaggio.
Lei stava zitta. Non capivo se era per la paura corsa o perché arrabbiata per la mia sbadataggine.
Non ci feci caso fino all’area di servizio, dove rifeci il pieno e ci rifocillammo un pò con panini e coca cola che le portai io perché lei non voleva scendere dalla macchina, dicendo che aveva troppo caldo, ma anche in macchina faceva caldo.
Dopo eravamo di nuovo in forma e nel tratto diritto che conduceva a Napoli allungai la mano per entrare di nuovo tra le sue cosce, ma lei me la fermò con la sua.
Mi stupii, dissi perché?
E lei ”ma sai, il caldo, sono tutta in ...