1. La perla rara


    Data: 29/01/2018, Categorie: Trans Autore: tentationem, Fonte: xHamster

    ... italiano stentato, mi spiegò che mia suocera le aveva telefonato dal mare e, visto che aveva le chiavi di casa, poteva venire a mettere in ordine la sua cabina armadio. Infatti vidi che aveva già piazzato lo scaleo all'interno e che diligentemente aveva cominciato a comporre gli s**toloni di vestiti.
    
    Suzy ormai lavora per mia suocera da alcuni anni e io personalmente l'avevo incontrata in rare occasioni. E' giovane Suzy (ma sarà il suo nome davvero?). Avrà 25 anni occhio e croce. Carina di viso, piccolina con un bel seno proporzionato. Quel giorno, visto anche il caldo, vestiva semplicemente una cannottierina e un paio di pantaloncini cortissimi attillati, con un paio di infradito che mettevano in luce i piedini graziosi.
    
    Ok. Mi calmai. Decisi di lasciarla lavorare tranquillamente. Andai al pc e mi misi a fare ricerche per organizzarmi la serata. Avevo già consultato le guide cittadine, con i relativi commenti, per cercare di individuare i locali aperti dove poter fare conquiste di straniere. E ora navigavo su siti di escort per individuare qualcosa di buono.
    
    Ad un tratto sentii uno schianto impressionante ed un urlo ad accompagnare il tutto. “Oddio mi si è rotta la filippina!!!” - pensai. Corsi come un lampo in camera della suocera e vidi a terra uno s**tolone riverso con tutti gli abiti a terra. Lo scaleo che spuntava dalla cabina armadio a terra. Per fortuna Suzy era in piedi su di una cassettiera della cabina che non sapeva come scendere visto il disastro che ...
    ... c'era in basso. Le chiesi se tutto era ok e lei, per fortuna, mi rispose annuendo (in silenzio come sempre). Sorrideva imbarazzata. Scansai il marasma di cose che impedivano l'accesso alla cabina e, istintivamente, la presi in collo per aiutarla a scendere.
    
    Il contatto col suo corpo fu bellissimo e, nel calarla a terra, potei constatare le forme di quel corpicino. Anche lei probabilmente le constatò visto che me la feci scivolare addosso e, dai piedi fino a quasi le tette, me la strusciai (involontariamente?) sul pacco.
    
    Imbarazzata dall'accaduto (o dal contatto?) si mise a raccogliere gli abiti caduti senza mai sollevare lo sguardo verso di me. Constatai, dicendoglielo, che lo s**tolone che cercava di mettere sui ripiani in alto era troppo pesante per lei. Le avrei dato (volentieri) una mano. Lei mi rispose che non importava, che ce l'avrebbe fatta. Insistei adducendo il fatto che non volevo assolutamente che si facesse male e che soprattutto non era abbastanza alta per arrivare lassù. Sorrise (voleva dire si?...boh). Rimisi la scala in posizione e cominciammo un su e giù di passaggio di s**toloni che durò quasi una mezz'ora. Lei mi correggeva la posizione degli s**toloni dicendomi che la signora (mia suocera) voleva le cose messe in un certo modo. Quando salivo, in maniera molto premurosa, mi reggeva lo scaleo. Quando scendevo (strategicamente in avanti), invece, le passavo a pochi palmi dal viso con il pacco che cominciava a prendere vita e forma.
    
    Mi era partito il ...