1. Il cuoco – Capitolo 4: “Marco prepara la piadina a sua sorella” – Epilogo


    Data: 25/05/2021, Categorie: Autoerotismo Etero Incesti Autore: William_Kasanova, Fonte: RaccontiMilu

    ... foglia di rucola, si ricompose. – E questo nuovo ingrediente potremmo metterlo nella lista come spermaceti. – pensò, sogghignando. – Solo per le migliori puttane.
    
    La porta si stava aprendo alle sue spalle quando stava finendo di allacciare il bottone. Si mosse a chiudere la piadina con lo squacquerone prima che Piero, raggiungendolo, potesse scorgere uno strano liquido bianco, mai visto prima in quella cucina (sempre che la voce secondo la quale il suo collega si fosse scopato una bionda molto ben dotata che lavorava al McDonald’s una sera, dopo la chiusura, fosse falsa) e potesse comprendere cosa aveva fatto.
    
    – E anche questa rogna è andata. – annunciò semplicemente Piero. – Quanto casino per una firma. E quelle piadine sono a posto?
    
    Prima di rispondere, Marco passò la spatola sotto quella di Chiara e la fece scivolare in un involto di carta azzurro, ponendola su un vassoio. Un istante dopo le fece compagnia quella “corretta” di Cinzia, sebbene in una carta verde. – Ecco qui. – disse Marco, facendo un passo indietro, consegnando le piadine a Piero e la sua vendetta al proprio destino. – Vado un attimo in bagno, se non è un problema.
    
    Il collega afferrò il vassoio, dirigendosi verso la porta che dava sulla sala. – Vai pure, che di gente oggi ce n’è poca. Ah! – si voltò verso Marco, – Non hai… – e simulò uno sputo, scuotendo la testa per palesare la sua speranza che non avesse davvero fatto quello che gli aveva consigliato. – Non che te ne farei una colpa comunque, ...
    ... eh.
    
    Marco sorrise, e non per l’idea di sputare nella piadina. – No, assolutamente. – lo rassicurò.
    
    Un grugnito di Piero chiuse la questione, che si rigirò per andare a fare la consegna.
    
    Il ragazzo corse fuori dalla cucina passando per la porta che aveva preso il collega e che dava su un corridoio di servizio che collegava i vari negozi di quella zona del centro commerciale, conducendo anche ad un paio di gabinetti. Ma non fu lì che Marco si diresse, ma dall’altra parte, dove una porta nascosta dietro una colonna dava sulla passeggiata del megastore. Controllando che nessuno dalla saletta del ristorante lo vedesse, scivolò fuori dalla colonna, passò dietro ad un paio di incastellature che sostenevano dei cartelloni pubblicitari al centro della passeggiata. Si infilò nell’edicola accanto al ristorante, nascondendosi dietro ad alcuni espositori di fumetti. Fingendo di controllare le ultime avventure dei supereroi americani, fissò i tavoli vuoti tranne quello con Cinzia e sua sorella, sedute, per sua fortuna, in una posizione perfettamente visibile.
    
    Non si era perso nemmeno un secondo della sua vendetta: proprio in quel momento Piero era intento a consegnare le due piadine alle ragazze. Come dovuto, Chiara prese quella nell’incarto azzurro, dando un morso al suo pasto, apparendo subito soddisfatta, e la troia quello verde.
    
    “Volevi che mia sorella si beva la mia sborra?”, le chiese mentalmente, pregustando lo sguardo di Cinzia quando avrebbe ingoiato inconsciamente ...