Moglie. Madre. Predatrice.
Data: 22/05/2021,
Categorie:
Sentimentali
Autore: Pat & Co, Fonte: EroticiRacconti
... essere a casa.
Le do una voce mentre mi sfilo le scarpe, ma non ricevo risposta.
Salgo le scale a piedi nudi e sento il rumore al piano di sopra. Colpi sordi e ritmici contro il muro. Lamenti cadenzati.
Mi batte forte il cuore quando sbirci nella cameretta di Gloria, ma so già quello che vedrò: così almeno la sorpresa non mi stende.
Gloria è a quattro zampe, nuda sul suo letto e con la faccia verso la porta.
Dietro di lei c’è un bel tipo sulla ventina. Nudo anche lui: moro, asciutto, un po’ tenebroso come va di moda adesso. La sta montando con forza, alla pecorina; il rumore che sentivo prima erano i colpi della testata del letto contro il muro e i grugniti di piacere di mia figlia ad ogni colpo che il suo ganzo le infligge nella pancia.
L’odore di sesso permea la cameretta: i due devono essere in azione già da un po’.
Sapevo che sarebbe successo; non cado dalle nuvole, Claudia è stata abbastanza chiara sulle attività della sua amica, e io sono consapevole di aver dato il cattivo esempio ad un’adolescente già in fregola per conto suo.
Però non posso fare a meno di rimanere a bocca aperta.
Gloria mi vede e sorride senza smettere di gemere di piacere: mi ha sentita arrivare, ma non le è nemmeno passata per la testa l’idea di smettere.
- Ciao mà – mi fa, irriverente – Già a casa?
Il suo ganzo si blocca di colpo: lui non si era ancora accorto di me, intento com’era a scoparsi mia figlia.
Lei si volta con la testa a guardarlo: - Non ti fermare, ...
... è solo mia madre. Non preoccuparti, va tutto bene: anche lei si porta gli uomini a casa, di tanto in tanto...
Se mi avesse schiaffeggiata in pubblico mi avrebbe fatto meno male: domani tutta la scuola saprà che sua madre è una puttana.
Me lo merito.
Il ragazzotto mi guarda, arrossendo un po’: - Er... Buongiorno, signora Ferraris.
Deglutisco e mi sforzo di darmi un contegno. Forse potrei giocare a fare la madre moderna?
- Ciao... Sì sono a casa, Gloria. Poco lavoro in agenzia, oggi. Se vi va, sono di sotto a preparare il caffè, va bene?
- Oh, non ti disturbare – mi fa lei, con tono canzonatorio – Noi ne abbiamo ancora per un po’... Vero, Dino?
Dino annuisce esitante, poi abbassa il capo, le serra i fianchi fra le mani e riprende a montarla come una cagna, strappandole un gridolino di gioia.
Io mi volto come in trance, e scendo lentamente le scale con il cuore in tumulto.
Invece che un caffè, mi preparo una tisana.
Di sopra, sento i tonfi della testata del letto di Gloria contro il muro, e so che Dino se la sta scopando alla grande. A tratti sento anche le grida di piacere di mia figlia, che gode sotto i suoi colpi incessanti.
Un maschio vigoroso, non c’è che dire...
***
Passo una settimana d’inferno.
La peggiore della mia vita, da quando sono morti i miei in quell’incidente automobilistico dieci anni prima.
Sono una troia; una lesbica e una pervertita. Ho il cuore infranto dalla perdita di Claudia, che sta soffrendo a sua volta. Ho ...