1. La signora Mirella 4° - Racconti notturni


    Data: 12/05/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Lizbeth Gea, Fonte: EroticiRacconti

    Ormai la signora Mirella ci aveva preso gusto e, come mi disse lei una volta, le pareva di esser tornata giovane. Mi invitava a casa ogni volta che sua figlia andava dal padre e, ogni tanto, mi chiamava pure durante la sua pausa pranzo. Io ovviamente correvo subito da lei. Lo sapete, sono affamata di sesso, e lei, in quel momento, era la mia amante speciale.
    
    Questa volta però non sono io la protagonista del mio racconto ma lei, o meglio è una cosa che mi ha confidato una sera, mentre parlavamo nel suo letto.
    
    La nostra sintonia a letto stava migliorando sempre di più, era diventata più di un’amica e sicuramente qualcsoa di più di una seconda madre. Aveva solo il terrore che sua figlia ci trovasse a letto assieme. Comunque quella sera, dopo aver fatto sesso, decisi di dormire da lei. Ho sempre adorato addormentarmi accanto alla mia partner, secondo me aiuta a migliorare il rapporto.
    
    Stò perdendo tempo. Quella specifica notte lei si girò verso di me, mi baciò delicatamente la bocca e mi chiese se stessi dormendo. Come potevo dormire con il suo seno enorme in faccia.
    
    Si mise le braccia dietro la testa, fissando il soffitto – “Sai ti devo confessare una cosa”
    
    “Che cosa signora mia?” – Le baciai il seno.
    
    D’ora in poi scriverò piu o meno quello che mi disse.
    
    “Sai piccolina mia, da quanti mesi ormai mi hai fatto scoprire il sesso lesbo?, diciamo sei mesi?.
    
    Bhe ti devo confessare che era da qualche settimana che volevo provare questa esperienza anche con altre ...
    ... donne. Volevo capire se eri te la mattarella, oppure dentro di me era nato il desiderio di andare a letto con altre donne.”
    
    Io ascoltavo in silenzio.
    
    “Ti devo confessare che venerdì scorso è successo, e da allora che lo voglio confessare a qualcuno e ovviamente tu sei la persona giusta”
    
    Io l’ascoltai ancora con più attenzione.
    
    “Come ben sai io e Silvia siamo state invitate al matrimonio della figlia di una mia collega di lavoro. Io di solito mi annoio in quelle occasioni ed è successo pure l’altra sera. Il ricevimento si svolgeva in una villa/ristorante fuori città. L’unica cosa che mi distraeva era una signora con i capelli rossi. Non sapevo per quale motivo continuava a fissarmi. Forse notava che continuavo a sbadigliare. Invece quella stronza della tua amica, si divertiva a ballare con tutti i maschietti della festa.”
    
    “Tipico di lei” – Mi limitai a commentare.
    
    “Io volevo andarmene, ma purtroppo ero andata in macchina con Silvia. Quindi presi il mio bicchiere di champagne e vagai per la villa. Almeno la sua architettura era molto più interessante.
    
    Notai un terrazzino isolato e, dato che fa ancora caldo, aprii la portafinestra e mi sedetti sulla prima sdraio che incontrai. Li stavo in pace con i miei pensieri. Ogni tanto pensavo pure a te, sciocchina.
    
    Ero li da almeno dieci minuti, quando sentii aprirsi la soglia di vetro. Era la signora dai capelli rossi.
    
    Non era una donna di una bellezza eccelsa, ma come spesso mi dici, chi se ne frega. Aveva un ...
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