1. La vicina di casa


    Data: 11/05/2021, Categorie: Tradimenti Autore: pennabianca, Fonte: Annunci69

    Da tre anni abito in un nuovo appartamento sito nelle immediate vicinanze del mio lavoro. Sono Mario, ho trentacinque anni, e faccio il conducente di mezzi del sevizio pubblico. Sono alto uno e ottanta cinque, moro, occhi scuri spalle larghe e fisico ben curato e sessualmente mi definiscono ben dotato. Non sono sposato. Il mio lavoro mi offre spesso l’occasione di incontri interessanti dai quali ne ricavo avventure che soddisfano appieno la mia marcata voglia di sesso vissuto ne modo più porco possibile. Nell’appartamento sopra il mio vive una coppia con lei una bella donna, alta capelli scuri, una terza molto abbondante di seno, belle gambe, ma che vive in maniera dismessa, quasi a non voler essere osservata, schiva, lui poi è il classico tipo molto serio, riservatissimo e d’indole molto docile. Credo che in casa sia lei a “portare i pantaloni”. Con loro ho solo scambiato qualche saluto quando ci s’incontra al rientro o sulle scale, anche se una sera sono rimasto a osservare lei che saliva dopo di me e ho potuto ammirare il suo bel culo, anche se, indossava un abito che poco lo risaltava. Con lui ho scambiato qualche parola di più alle riunioni del condominio, ma solo questioni inerenti l’argomento, anche se mi è sembrato un timido fuori luogo. Un pomeriggio stavo ritornando a casa dopo il lavoro, e a causa dell’immancabile cantiere sulla tangenziale decido di fermarmi a bere un caffè nell’area di rifornimento. Quando sono giunto davanti al bar vedo la mia vicina di casa che ...
    ... guarda sconsolata dentro il cofano aperto della sua vettura. Il titolare del distributore le spiega che ha un tubo rotto e che solo l’indomani il meccanico dell’officina che c’è lì, potrà aggiustarlo.
    
    Lei si gira, mi vede ed io mi avvicino.
    
    “ mi scusi, la vedo in difficoltà, le posso essere utile?” - dico sorridendole.
    
    Lei mi guarda come se fossi un soccorritore che la salva dal naufragio.
    
    “ oh grazie, non saprei come tornare a casa, la mia auto si è rotta e il mio cellulare ha la pila scarica.”
    
    Le offro un caffè, che lei accetta, al bar ci presentiamo. Scopro che si chiama Giuseppina, ma lei preferisce Giusy, sposata con Claudio, ha un figlio ormai grande che vive all’estero. Si rilassa e lentamente riprendiamo il cammino verso casa. Immediatamente ci ritroviamo in fila che procede lenta.
    
    “ accidenti al solito cantiere, questa strada è diventata un vero rebus, sai quando la prendi ma mai quando la lasci. “ mi dice.
    
    “ si, è vero, ma in tante volte che faccio la fila questa sera è la prima volta che non ho fretta di tornare.” – gli rispondo facendole un sorriso.
    
    Lei intuisce il complimento, sorride, poi si gira verso il finestrino osservando il tramonto dietro grosse nuvole.
    
    “ Lei è sempre così gentile con le donne a cui da un passaggio?” – m’incalza con malizia.
    
    “ no, solo con le belle signore che abitano nel mio stesso palazzo, e una in particolare, che spesso ammiro .” ribatto io.
    
    Lei mi guarda fisso negli occhi, poi sorride.
    
    “voi uomini ...
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