1. 036 – Debora la santarellina troia incestuosa


    Data: 10/05/2021, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... Debby, più diventi vecchia e più sei una bella figa!!’
    
    ‘Ciao Nic, tu invece non cambi mai eh?’
    
    Mi abbracciò ‘affettuosamente’ e stringendomi la mano non trascurò di tenerla fra me e lui in modo da toccarmi le tette con il dorso. Naturalmente quando io mi voltai per andarmene mi arrivò la consueta pacca sul culo. Luca si lamentò con lui”’..
    
    ‘Nic, tieni un po’ le mani apposto dai!!!’
    
    ‘Eh si, ci andrebbe un maschio come me, per la tua Debora!!’
    
    Luca non volle rispondere e la cosa finì senza conseguenze. Mentre eravamo sul piazzale contai quanti eravamo, sei noi, più cinque i cognati, compresi i loro tre figli e due i miei suoceri. Tredici in tutto, con tre macchine, così spedii i miei gemelli nella macchina dei genitori di Luca liberando un po’ di spazio nella nostra. Il viaggio fu trafficato e lungo, giungemmo a destinazione in tarda serata, dove ci accolsero gli steward dell’hotel, con la livrea rossa e i bottoni dorati, aiutandoci a scaricare i bagagli, incaricandosi di farceli trovare fuori dalle nostre rispettive camere. Sbrigate le pratiche alla reception, un ‘lift’ ci guidò agli ascensori e ci condusse di fronte alle camere a noi assegnate.
    
    Erano belle camere, molto spaziose e tutte e quattro comunicanti fra di loro. Il bagno anch’esso spazioso e ricco di optional, tipo vasca idromassaggio e docce multiple, tecnologizzate. Le porte di comunicazioni erano doppie e quindi, non si poteva entrare nella camera adiacente senza prima essersi fatti aprire. Un ...
    ... lungo terrazzo vista mare all’esterno, diviso da pareti in vetro smerigliato, montato su telai in ferro, completava la dotazione degli alloggi a noi riservati. La nostra camera, con un letto matrimoniale e due singoli, era posta fra quella dei miei suoceri e quella dei miei cognati e delle loro figlie, Marzia e Loretta, mentre Lele e Massi avevano scelto l’ultima camera, che avrebbero condiviso con Fabio, unico maschio di Nicola e Carla. Quest’ultima camera, aveva sbocco all’esterno su un grande terrazzo angolare che, confronto al nostro, godeva quindi di un panorama più ampio e su più fronti. Alle ventuno, quella sera, dopo le varie docce ristoratrici, ci apprestammo al ristorante, dove, unendo alcuni tavoli, era stata apparecchiata, una lunga tavolata, riservata a tutto il nostro numeroso gruppo. Nel prendere posto al tavolo, Luca ed io attendemmo che si sedesse mio cognato e poi scegliemmo strategicamente di accomodarci esattamente dalla parte opposta. Le specialità marchigiane deliziarono i nostri palati e il vinello rosso fresco fece da degno contorno all’ottimo cibo. Dopo cena, uscimmo fuori dall’hotel per fare quattro passi e favorire la digestione, ci avviammo e superato l’ampio spiazzo antistante l’albergo, iniziammo a percorrere, il lungo viale alberato, che si inoltrava all’interno dell’enorme parco circostante. Esso era completamente illuminato da romantici lampioni, che dall’alto, diffondevano una tenue luce, calda e accogliente. Tutto attorno, il parco, ricco di ...
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