1. 011 – La mamma troia


    Data: 06/05/2021, Categorie: Etero Incesti Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    Avevo superato brillantemente l’esame di guida ed i miei, mi avevano regalato uno scooter, mi sembrava di essere il padrone della città, mio padre e mia madre mi raccomandarono di usarlo con prudenza ma, come si fa, quando si è giovani, le raccomandazioni non si ascoltano mai e così avvenne……. Torniamo un attimo indietro….. Il mio nome è Mauro, allora avevo la ‘tipa’ Elisa e assieme a lei andavo spesso nei pressi di una cava abbandonata, attorniata da fitta vegetazione e sopra ad una coperta sistemata in terra, ci mettevamo a limonare. In quel posto tranquillo, in mezzo agli alberi, facevamo le nostre prime esperienze sessuali. I miei primi contatti, con le dita sotto le sue mutandine e lei che da sopra i jeans mi stringeva forte il cazzo duro come il marmo. Poi iniziai a leccarle la figa ‘che emozione la prima volta ‘.lei che respirava con affanno e’..
    
    ‘ Mauro come sei bravo, uuummmhhhh mi sento bagnare , continua , continua ahhhhh , mi stai facendo venire’
    
    Alzavo lo sguardo e vedevo i suoi occhi chiusi, in estasi, il suo ventre piatto sobbalzare, contrarsi allo spasimo, la sentivo godere , gemere, percepivo il suo orgasmo sopraggiungere e le parole sgorgavano libere ”
    
    ‘ Siiiii, uuummmhhh, Mauriiiiii vengoo , ohhh siiiiiiii, vengooo , ahhh leccami ancoraaa, dai ancoraa , ancoraaa, ti amoooooo’
    
    Poi si rilassava, mi baciava, mi accarezzava dolcemente”.
    
    ‘Amore, guarda come ce l’ho duro, me l’hai fatto diventare tu così !’
    
    Io mi mettevo in piedi e lei si ...
    ... inginocchiava sulla coperta davanti a me, me lo prendeva prima in mano e me lo segava un po’, poi la sua bocca si impadroniva del mio cazzo e se lo faceva scivolare fino in gola, come le avevo insegnato io.
    
    La prima volta che la sborra le schizzò inaspettatamente in bocca, quasi la soffocò, lei la sputò in terra respirando a fatica. Poi di volta in volta imparò a fare bene i pompini, arrotolando le labbra attorno alla mia cappella turgida e, quando sentiva il mio pene indurirsi ulteriormente, si preparava agli schizzi e, nel momento che arrivava l’eiaculazione, lei non faceva altro che ingoiare la densa crema che gli donavo, leccandomelo bene, passando il pollice sotto l’uretra, facendo uscire dal meato tutto la mia sborra fino all’ultima goccia leccandola e lasciandomelo estremamente pulito.
    
    Le altre volte con Elisa, furono, da parte sua più sofferte, io le chiedevo di poter entrare nella sua fighetta, e lei era combattuta, il mio cazzo per molte volte fu lì vicino all’ingresso della sua stretta galleria, fremente, vibrante, e poi lei si tirava indietro e si finiva con la solita leccata di figa e relativo pompino. Erano orgasmi inappaganti, sia per lei, sia per me, la voglia rimaneva, eravamo, alla fine, esausti e pure frustrati. Poi un giorno, il mio cellulare squillò e lei’.
    
    ‘Ciao Mauri, senti amore, se passi a prendermi con il motorino, e andiamo alla cava, ho una sorpresa per te’
    
    ‘Amore, vengo subito, sono da te fra dieci minuti massimo, arrivo, ti amo’
    
    ‘Ok ...
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