1. Mamma di periferia - terzo episodio "La cena"


    Data: 04/05/2021, Categorie: Incesti Autore: giorgina, Fonte: EroticiRacconti

    ... cena decente.
    
    Mio figlio era seduto di spalle di fronte al suo pc, la cuffia calcata sulla testa.
    
    Fui per avvisarlo allegramente che sua mamma era tornata, ma qualcosa mi fece desistere. Sullo schermo si muovevano corpi nudi. Per quello che potevo scorgere dalla mia posizione, erano scene pornografiche. A quel punto mi accorsi anche di qualcos'altro. Mio figlio si stava masturbando.
    
    Cercando di ignorare un tumulto emotivo, con grande circospezione riaccosta la porta e tornai in cucina. Una volta lì aprii il lavello, smossi cassetti, canticchiai. Feci baccano insomma. Infatti dopo poco la porta della stanza si chiuse. Dopo qualche minuto mio figlio ne uscì e venne in cucina.
    
    “Ciao“, mi disse. Si era ricomposto. Forse si chiedeva se lo avessi scoperto.
    
    “Ciao!” gli feci con la massima disinvoltura, senza guardarlo “sono ritornata prima oggi. Ti va se faccio le polpette ?”
    
    “Si, va bene” rispose. Pareva rasserenato. Lo avevo convinto di non esser stato scoperto.
    
    Così quella sera ho fatto le polpette e siamo stati un poco a parlare insieme. Mi ha detto che la prof. di matematica doveva parlarmi, ed io potevo indovinare perché. “Somaro!” gli ho detto, ma ho anche aggiunto: “a tutto c'è rimedio”. Non è colpa sua, in fondo, se non studia. Povero ragazzo, so bene che non riceve stimoli positivi. Io non ho saputo darglieli, sempre presa dai problemi di sostentamento, e non ...
    ... certo questo quartiere ne ha potuto fornire di migliori!
    
    Tuttavia la sera è passata lieta. Lui rimase in casa e abbiamo guardato la televisione. Poi sono andata a letto. Ero stanca. Nell'attesa di addormentarmi, fissando il pulsare le luci della tangenziale filtrare sul soffitto, come al solito ho riepilogato le cose che mi erano successe quel giorno. Non era andata così male. E' vero, avevo sorpreso mio figlio fare quella cosa, ma tutti i ragazzi lo fanno, e non è poi niente di grave.
    
    Dopo però avevamo cenato insieme, parlato un po' e questo è bene. L'avermi confidato i problemi scolastici almeno significa che non si è interrotto quel poco di confidenza che abbiamo.
    
    Ma mentre il sonno piano piano mi invadeva un lieve fastidio che avevo cercato di ignorare per tutta la sera continuò a pulsare dentro di me. Era per qualcosa che avevo notato. Si trattava dell'immagine colta di sfuggita sul monitor nella stanza di mio figlio, c'era qualcosa che non tornava. C'erano un maschio e una femmina. La femmina era una donna procace verosimilmente sui trentacinque anni, la solita attrice porno; ma il suo compagno aveva qualcosa di speciale, era diverso.
    
    Ecco, sì: non aveva la stesa età della donna.
    
    Quell'uomo non era un uomo, era un ragazzo.
    
    Mentre il sonno mi vinceva provai disprezzo per l'attrice che era con lui.
    
    “Avrebbe potuto essere suo figlio” fu il mio ultimo pensiero. 
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