1. In auto con Giorgia


    Data: 04/05/2021, Categorie: Etero Autore: mattia08, Fonte: EroticiRacconti

    ... suo viso, mentre fissava la mia mano. “Dai, per quanto ancora vuoi continuare a fingere di voler rifiutare? Strinsi la mano sulla sua coscia, non so se la risposta che arrivò era mandata da lei o dall’alcool o dai suoi ormoni, ma mi soddisfò: “Va bene, ma andiamo in un altro posto e le mutande non le tolgo”. Portai la macchina nel parcheggio di un centro sportivo, lei scese dall’auto e salì sui sedili posteriori, io la raggiunsi subito dopo aver chiuso la macchina, “Almeno un bacio te lo fai dare? “Ok”, si fece baciare a stampo, ancora mi resisteva. Le accarezzai il viso, i suoi lunghi capelli lisci e castani prima di iniziare ad indugiare alla base del suo seno, una terza che in un corpo basso e minuto come il suo risaltava ancora di più. La baciai con più forza e contemporaneamente iniziai a palparla. Mentre le mie labbra erano ancora attaccate alle sue iniziai ad alzarle la maglietta nera, mi mise la mano sul braccio ma era più per scena che per precisa volontà di fermarmi. Mi staccai da lei, “Ti avevo fermato con la mano!” Mi rimproverò Gio, feci finta di non sentire e spostai il seno sinistro dalla coppa che lo teneva prigioniero, rivelando un capezzolo già sveglio e sull’attenti: “ahah!”, Esclamai soddisfatto, “allora quello che ti faccio ti piace in fondo!” Giorgia rise in maniera nervosa e nascose di nuovo il seno nel reggipetto. Allora mi fiondai sul suo collo e contemporaneamente le slacciai il reggiseno, che non cadde perché lei lo tenne su con le mani, la ...
    ... fissai negli occhi, e glielo tolsi delicatamente dalle mani. Ora le sue mammelle erano mie, feci prigionieri i suoi capezzoli con la mia bocca, e mentre la mia lingua li torturava sentivo dei mugolii di piacere smorzati provenire da lei. Le tolsi le scarpe e baciandola le sbottonai i pantaloni, infilando la mano sinistra dentro. Bagnata. Era quasi mia, dovevo pazientare ancora un poco e poi avrei potuto liberare il mio pisello. Le sfilai i pantaloni, “Ricordati che le mutande non le puoi togliere” , mi ammonì lei, ma sapevo che erano parole vuote. Le baciai l’interno delle cosce e risalii all’inguine, dove baciai e leccai il confine tra il suo slip grigio e la sua pelle. Gio gemette più forte ed iniziò a tenere il tessuto dei sedili con le mani. A quel punto buttai la testa tra le sue gambe premendo con forza la lingua e la bocca sulla sua mutandina che faticava a tenere nascosto il suo odore di femmina eccitata. Ormai era mia. Le presi il viso tra le mani e guardandola negli occhi le sussurrai “sei sicura di non volerle togliere?” “Levamele”. Finalmente le misi la lingua in bocca, e mentre la mia si attorcigliava alla sua, le sfilai gli slip. Mi allontanai un attimo per ammirare lo spettacolo, una bellissima ventenne, rossa come mai l’avevo vista prima, era seduta sul sedile della mia auto, anche se aveva tirato giù la maglietta, le forme del suo seno rimanevano evidenti ed i capezzoli turgidi spuntavano come due geyser dal tessuto , abbassai lo sguardo sul suo sesso, la sua ...