1. Furia cieca. seconda parte.


    Data: 04/05/2021, Categorie: Scambio di Coppia Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    ... glutei. Una cosa sublime.
    
    Sciaaaaaaaaaaaaack! Sciaaaaaaaaaaaack! Sciaaaaaaaaaaaaack!
    
    Sobbalzava ad ogni sculacciata e la mano si alzava da sola.
    
    - Chiavami! – Le ordinai dopo una sculacciata più potente delle altre.
    
    Saltò su e venne a sedersi a cavalcioni su di me. Armeggiò con i fianchi e si aiutò con le mani fino a infilarselo. Scese lentamente facendolo affondare dentro. Venne a leccarmi l’orecchio.
    
    - Hai un cazzo notevole… – Bofonchiò.
    
    Era la prima volta che mi prendeva in considerazione. Non so se lo pensasse davvero, ma mi fece piacere. Le misi le mani al culo, che era ancora caldo di sculacciate, e andai a cercare il buco non più protetto dalle natiche. Ci giocai e lo feci allargare.
    
    - Voglio mettertelo nel culo, – le dissi.
    
    - No, è troppo grosso. Mi ci devi abituare.
    
    - Va bene, – risposi arrendendomi subito. – Allora ti chiavo da dietro, come se ti stessi inculando. Voglio sentire il tuo culo appoggiato al mio basso ventre.
    
    La portai a letto e la penetrai prima vis-à-vis e poi la girai pancia sotto. Glielo infilai e la sbattei così. Quando sentii che stava per venire, mi lasciai andare e la inondai.
    
    Mi addormentai poco dopo.
    
    
    
    5
    
    Quando mi svegliai, al mio fianco c’era la mia Angela che dormiva serenamente.
    
    - Ehilà! – Esclamai. – Che bello vederti con me. Come è andata?
    
    - Bene, – disse stiracchiandosi. – Benissimo.
    
    Chissà perché la risposta non doveva piacermi del tutto… he he
    
    - Cosa avete fatto? – Domandai ...
    ... stupidamente.
    
    - Tutto.
    
    Squillò il suo cellulare.
    
    - Ciao, – rispose. – Come? Si, certo, arriviamo subito.
    
    - Arriviamo dove?
    
    - Andiamo a fare colazione da loro. – Rispose alzandosi. – Mettiti l’accappatoio.
    
    Rimasi perplesso un attimo.
    
    - Che c’è, hai problemi? – Domandò.
    
    - Eh? No no. – Dissi cercando l’accappatoio. – Ma mi manca qualche tassello. Lo avete deciso tu e Alberto?
    
    - Tu prendi spremuta, cappuccino e cornetto, vero?
    
    Uscimmo dalla stanza con circospezione e ci portammo alla loro. Ci venne ad aprire Elena. Le due si abbracciarono e io le baciai la mano.
    
    - Salve ragazzi. – Disse l’amico.
    
    Essendo non vedente, Alberto stava già seduto al tavolo della colazione. In mezzo ci aspettavano un sacco di brioche, latte, caffè e spremute.
    
    Ci sedemmo al tavolo da colazione e iniziammo a mangiare avidamente. La gola stava mettendo in secondo piano qualsiasi altra cosa. Alla fine tutto sembrava più semplice.
    
    - È stata una serata indimenticabile quella di ieri. – Disse Alberto alzandosi.
    
    Si alzò subito anche Elena che lo accompagnò dove voleva andare. A letto. Lo aiutò a sfilarsi l’accappatoio e gli sistemò i cuscini dietro la schiena.
    
    - Alberto, – mi disse sbattendo la mano sul letto al suo fianco. – Vieni qui e sdraiati vicino a me.
    
    Non feci fatica a raggiungerlo. Elena mi aiutò a togliermi l’accappatoio. Mi sdraiai in tutto relax. Poi le ragazze si denudarono e vennero da noi. Angela da me e Elena da lui, regolari. Le due, come se si fossero ...
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