1. Furia cieca. seconda parte.


    Data: 04/05/2021, Categorie: Scambio di Coppia Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    ... che lui avesse pianificato tutto, anche se non mi era chiaro quale fosse il disegno finale. E l’assenso della mia ragazza dava alla situazione un aspetto quasi irreale. Ma il tutto non mi dispiaceva per niente e lasciai cadere l’argomento in attesa di evoluzioni.
    
    Proseguimmo verso l’isola del Tronchetto. Imbarcammo l’auto sul traghetto che in 40 minuti ci portò al Lido di Venezia. Sbarcati, portai l’auto all’Hotel dove avevamo prenotato due camere matrimoniali.
    
    Fatto il check-in, portammo le borse in camera e poi decidemmo di andare a fare due passi. Le ragazze fecero shopping e noi ci godemmo il tepore di quel pomeriggio di inizio estate.
    
    La sera andammo a cena in un ristorantino vicino all’albergo, ripromettendoci di fare il pranzo giusto a base di pesce l’indomani, se mai avessimo avanzato qualcosa dalla cifra messa in gioco. Dopocena ci vestimmo secondo l’etichetta del casinò, gli uomini in giacca e cravatta, le donne in vestito lungo da sera.
    
    Andammo a piedi al casinò, pagammo l’ingresso e salimmo alla sala principale. Era molto spaziosa e luminosa. I tavoli erano ancora poco frequentati.
    
    - Quanto cambio? – Domandai ad Alberto.
    
    - Cinquecento euro.
    
    - Ne abbiano 700.
    
    - Tieni i 200 di riserva.
    
    - A cosa vuoi giocare? – Gli chiesi ancora.
    
    - Descrivimi le roulette.
    
    Gli spiegai come erano sistemate e la posizione dei giocatori seduti. Lui scelse una che aveva il posto libero vicino al croupier. Si sedette e io avvisai il croupier che ...
    ... l’amico era non vedente.
    
    - Non si preoccupi, – mi rispose. – Lo seguirò con attenzione.
    
    - Come funziona?
    
    - Lui ci dice dove puntare e noi mettiamo le fiches dove ci ha detto.
    
    - E il valore delle fiches?
    
    - Quello lo sente col tatto. Sono braille.
    
    - Ad ogni modo restiamo al suo fianco.
    
    - No, – disse Alberto sedendosi. – Al massimo sta al mio fianco uno solo di voi. Andate pure a fare un giro. Io qui mi trovo benissimo.
    
    Aveva indicato il croupier come se lo avesse visto.
    
    Andai a cambiare 500 euro e tornai da lui.
    
    - Grazie, – disse. – Ora andatevene.
    
    - No, – disse Elena. – Resto con te,
    
    - Va bene, – rispose lui. – Andate voi due a bere qualcosa poi venite a sostituire Elena? Vi sta bene?
    
    - E se Elena ti portasse fortuna? – Scherzai.
    
    - Tanto – osservò, – cambiano spesso anche i croupier… Le probabilità si azzerano ogni volta.
    
    Portai Elena a bere un daiquiri, quindi la portai a vedere tutte le sale gioco.
    
    - È vero quello che ha detto Alberto? – Le domandai, quando mi accorsi che il rum del daiquiri stava facendo effetto anche a me.
    
    - Ti riferisci al… culo?
    
    - Sì.
    
    Sorrise maliziosamente.
    
    - Alberto ama ordinare. – Rispose poi. – E io amo obbedire.
    
    - Bello, – dissi. – Ma non hai risposto.
    
    - Questo perché ti sfugge un particolare importante. Nel rapporto di sottomissione, il sottomesso deve fingere di non voler fare quello che gli viene imposto di fare…
    
    - Quindi ti piace?
    
    - Posso dirti una cosa? – Domandò. – Però devi ...
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