1. Furia cieca. seconda parte.


    Data: 04/05/2021, Categorie: Scambio di Coppia Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    Furia cieca
    
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    Io e il mio amico ci frequentammo ancora regolarmente, però senza mai affrontare quella serata. Finché una sera, a lavoro finito, Alberto mi fece una proposta.
    
    - Lavorare e basta è di una tristezza infinita, – disse. – Ti andrebbe di spendere 500 euro per un weekend di solo divertimento?
    
    - Perché no? Dipende da cosa proponi.
    
    - Mettiamo 500 euro a testa, – precisò. – Andiamo al casinò di Venezia e passiamo la serata lì.
    
    - Non è che mi piaccia molto giocare, – risposi scettico .
    
    - Non devi giocare tu. – Rispose. – Gioco solo io.
    
    - Come? Ah ah! E io cosa ci vengo a fare, a mettere i soldi?
    
    - Stai con le due ragazze mentre io gioco.
    
    - In che senso?
    
    - Le intrattieni in giro per le sale del Casinò, mentre sto alla roulette.
    
    - Dici sul serio? E ti pare un’idea allettante?
    
    Ero allibito dalla banalità di quello che gli era venuto in mente.
    
    - E come fai a giocare? – Gli domandai, riferendomi al fatto che non ci vede.
    
    - Beh, come puoi immaginare, non posso giocare a carte. Niente blackjack o altro.
    
    - E alla roulette invece sì?
    
    - Esatto, proprio così. Ho una particolare sensibilità per quel gioco.
    
    - E chi ti aiuta a giocare?
    
    - Il Croupier.
    
    - Meglio se ti aiuta una delle nostre donne.
    
    - Beh, potrebbero portare fortuna.
    
    Il mio amico è razionale, per cui mi sorprese che parlasse di fortuna.
    
    - Quale delle due? – Domandai ridendo.
    
    - A rotazione.
    
    – Disse serio. – Ora l’una, ora l’altra. Ascolta, in due ...
    ... mettiamo mille euro, con i quali paghiamo il viaggio, l’albergo e la cena e, con quel che rimane, io gioco alla roulette.
    
    - Ah ah! E il mio divertimento quale sarebbe?
    
    - A parte il piacere di passare un weekend al Lido di Venezia, c’è la possibilità di dividere quello che vinco.
    
    - Dai...
    
    - Va bene, – rispose. – Come non è detto…
    
    - Smettila, – lo fermai. – Comunque non mi dispiace fare un weekend al Lido di Venezia. Un po’ caro forse… Ma lasciami chiedere ad Angela.
    
    Angela disse subito di sì. Cosa volete che vi dica. E una decina di giorni dopo eravamo in autostrada da Verona a Venezia.
    
    Eravamo partiti in auto il sabato mattina, Angela era seduta al mio fianco, dietro stava il mio amico con Elena. Parlammo del più e del meno finché, passata Padova, Alberto non uscì con una battuta inaspettata.
    
    - Abbiamo preso una decisione, – disse d’improvviso.
    
    - Chi, tu e Elena?
    
    - Sì.
    
    - Bene, e quale?
    
    - Ti autorizziamo a toccare il buco culo di Elena ogni volta che vuoi.
    
    Rimasi senza parole, limitandomi a guardare Elena nello specchietto.
    
    Poi guardai di sfuggita anche Angela, che continuava a fissare la strada.
    
    - E tu, Elena, sei d’accordo? – Domandai.
    
    - Beh, sono cose che si promettono a letto, anche se poi… – Tradiva un po’ di imbarazzo. – Però è vero. Sì, l’ho promesso.
    
    - E tu Angela, – chiesi provocatorio alla mia ragazza. – Saresti d’accordo?
    
    Si girò verso di me, rossa in faccia.
    
    - Certo che sì!
    
    Cosa potevo pensare? Sembrava quasi ...
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