1. Inconfessate velleità


    Data: 03/05/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Pure quest’anno ho spostato di proposito le ferie estive saltando intenzionalmente i mesi caldi per eccellenza sia di luglio che d’agosto, invero anche buona parte del restante periodo di settembre, per eludere la calca delle persone. Non mi è mai piaciuto il chiasso e lo scompiglio, per il fatto che non adoro la confusione e il parapiglia degli altri, e quando vado in ferie non gradisco tutta la ressa del periodo estivo, perché di gente ne vedo abbastanza attorno tutto l’anno. Decido in tal modo di farmi un adeguato periodo di riposo nel mese d’ottobre inoltrato, sancendo in comune accordo di recarci in Grecia con una coppia d’amici di lunga data, quando ormai le spiagge sono pressoché spopolate, dove nessuno viene a importunarti né a innervosirti. Tu sei al presente distesa a pancia in giù sul tuo confortevole sdraio, intanto che ti stai godendo i raggi di sole che riscaldano il tuo corpo abbrunito, hai la faccia rivolta verso la riva, mentre t’abbandoni interamente ascoltando lo schiamazzo delle onde del mare. Dopo ti rialzi e osservo che esamini la linea del tramonto seguendo lo svolazzo rapido d’un gabbiano, dopo indirizzi lo sguardo verso il mare, prendendo come punto di riferimento un flutto seguendolo fino a quando non s’infrange sulla battigia. Là, sulla battigia, c’è adagiato il corpo di Ottavio che si trova disteso sul suo canovaccio, fedelmente applicato nel prendere ancora il sole. Tu allontani immediatamente lo sguardo, perché non brami adocchiare l’uomo ...
    ... della tua fidata amica. In effetti non ti dispiacerebbe un corpo d’un maschio del genere, eppure non vuoi attaccare briga con Cecilia, malgrado ciò ti scruti intorno, per il fatto che squadri sia Cecilia che riposa sul lettino quanto me che sono sdraiato dalla parte opposta, perché con una rapida occhiata inizi a risalire la sagoma maestoso di Ottavio. Sulla sua pelle corvina colma di balsamo abbronzante riflettono i raggi solari, tu esamini la sua faccia, in verità non è poi così attraente come enunciava Cecilia all’inizio, ma è indubbiamente amabile e simpatico. Dopo digradi verso il collo, per il fatto che iniziano a nascere dentro di te lascive e smisurate visioni, scendendo e osservando l’addome, fino a quando non ti soffermi sul pube esplorando i suoi genitali. Il suo costume è così aderente che mette in evidenza il suo cazzo, dentro di te la voglia d’accarezzarlo diventa sempre più vigorosa, perché in un baleno noti che lui si sfiora proprio là di sotto. Tu scosti all’istante lo sguardo, hai il timore che t’abbia scovato, subito dopo lo guardi in volto, ha gli occhi chiusi, allora ritorni lì dove avevi lasciato, ma annoti con soddisfazione che la sua mano è ancora sul suo cazzo, durante il tempo in cui la tua mano era scesa tra le tue cosce, sicché inizi ad accarezzarti concependo con la fantasia il suo cazzo, mentre oramai sei sbrindellata, intravedi che la sua mano si muove, perché pure lui si sta adeguatamente sfiorando. E’ tutta pura utopia pensi, invece no, si sta ...
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