1. Infuso portentoso


    Data: 03/05/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... imbiancato solcato dal rasoio, io mi muovo in modo rabbioso cercando volutamente di farle male, forse una reazione per cercare di farla concentrare su di me, sul reale dietro di lei, non su quello del video davanti a lei. Non ci riesco: i suoi gemiti aumentano quando vede iniziare l’eiaculazione, per poi esplodere in un orgasmo pieno nella scena dello specchio inondato di sperma. Gode, si dimena, si rallegra del video, non solo, o forse per nulla del cazzo che ha dentro di sé. Nonostante sia contrariato e osteggiato dal suo inconsueto quanto anomalo e veemente spregiudicato ego, il suo orgasmo mi porta rapidamente all’orlo, sto per venire, Valentina se ne accorge in qualche modo, ciononostante sfugge via annunciandomi in maniera totalmente inattesa:
    
    ‘Senti, sta uscendo il caff&egrave, fa’ presto, spegni il gas, corri a versarlo’.
    
    Io resto completamente di stucco. Come? Proprio adesso pensi al caff&egrave? In maniera dubbiosa e incredula per tutto quello che sta succedendo, eseguo come uno schiavo portando a termine quel comando. Non finisco di versare il caff&egrave nella prima tazza, quando vedo spuntare dal mezzo delle mie gambe la sua faccia, Valentina mi esamina attentamente scandagliandomi con un sorriso complice, accogliendo in conclusione nella sua bocca il mio cazzo ancora ben eccitato. Lei voleva stupirmi, ...
    ... desiderava farmi una sorpresa coi fiocchi, io cerco di distrarmi dal piacere continuando a versare il caff&egrave, a mettere lo zucchero, tuttavia lei mi stoppa sgarbatamente le mani. Non capisco, eppure &egrave tutto così tremendamente amabile, elettrizzante, piacevole e seducente, avverto che sto per eiaculare, assecondo il movimento accompagnando la sua testa con le mani. Lei intuisce, s’alza e continua con la mano. Ho voglia di sborrare, Valentina muove il mio cazzo come cercando d’imprimere una corretta direzione al getto che sta per fuoriuscire, perché infatti &egrave così: punta il mio cazzo verso la tazzina e dà un colpo più forte come se stesse usando uno stantuffo.
    
    Il getto della sborrata schizza dentro il caff&egrave finendo nella prima tazzina, appresso nella tazzina accanto, io sono distintamente stravolto, beato ed estasiato assisto incredulo e infervorato a quell’inedita quanto lasciva e licenziosa scena, perché rischio di cadere per terra. Lei mi sostiene, mi fa sedere sul tavolo continuando a carezzarmi il cazzo, poi gira il cucchiaino nelle tazze e mi porge il caff&egrave. Lo beviamo lentamente, insieme, assaporandolo come una prodigiosa e soprannaturale bevanda esotica.
    
    E’ un sabato mattina come tanti, quando non suona la sveglia posso preparare con calma il mio caff&egrave.
    
    {Idraulico anno 1999} 
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