1. Nascerà una stella


    Data: 02/05/2021, Categorie: Lesbo Autore: Valery92, Fonte: RaccontiMilu

    ... ed una barba piuttosto incolta lunga una decina di centimetri. Il volto scavato era segnato da un paio di borse scure sotto gli occhi neri. Portava una paio di pantaloni scuri ed una camicia bianca con delle righine azzurre.
    
    I suoi vestiti non erano male, sembravano ben tenuti e di qualità; proprio il contrario del suo volto che mi indicava una certa trascuratezza. Però quel viso così ‘randagio’ mi piaceva quasi. Che razza di tipo.
    
    Mentre lo guardavo negli occhi sobbalzai all’ennesima violazione della mia figa. Dovevo prendere una decisione. Sentivo che era venuto il momento di riprendere il controllo del mio corpo.
    
    Gli sorrisi e mi liberai dalla sua presa. Gli dissi piano: – Un attimo solo. – Scesi dallo sgabello piuttosto velocemente. Mi si erano quasi addormentate le gambe e l’atterraggio fu difficile, ma riuscì a mantenermi in equilibrio nelle mie scarpette coi tacchi. Appena fui sicura della mia posizione mi risistemai la gonna e mi ravvivai un attimo i capelli.
    
    Mi guadai attorno nel bar. Non c’era quasi nessuno. Il barista stava guardando la TV e questo mi tranquillizzò un po’. Gli altri avventori forse non si erano accorti di nulla. Solo un altro signore che era appoggiato al balcone del bar mi stava guardando avidamente. Gli ammiccai con l’occhio; tanto valeva che reggessi quel teatrino sino in fondo pensai.
    
    Presi la mano dello sconosciuto che mi si era seduto accanto e gli sussurrai di seguirmi. Stavo procedendo con il pilota automatico. Pensavo in ...
    ... preda all’eccitazione del momento. Non volevo che quella sensazione morisse così presto. Mi diressi con quel tipo al bagno del bar.
    
    Puntai al bagno degli uomini e mi ci infilai subito con quello sconosciuto. Il bagno era minuscolo, in due ci si riusciva a muovere appena. Quando sentì che il tipo aveva tirato il lucchetto della porta del bagno non potei più resistere e letteralmente gli saltai addosso. Dentro di me lottava un fuoco tale che dovevo trovare assolutamente qualcosa in grado di liberarlo.
    
    Era strano il contatto di tutto quel pelo che aveva sul volto mentre lo baciavo, mi solleticava e mi grattava al tempo stesso. I suoi baffoni poi si erano messi in mezzo tra le nostre labbra, dando uno strano sapore a quei baci.
    
    Mentre ero stretta a lui sentì le sue mani che trafficavano con la cerniera della mia gonna. Quando riuscì ad aprirla tirò giù con forza. Con pochi strattoni mi fece cadere la gonna e le mutandine sino alle caviglie.
    
    Finita quell’operazione non aspettò un istante. Mi allungò le mani sul seno premendo con forza. Mi tastò per qualche momento poi iniziò a togliermi anche la maglietta ed infine anche il reggiseno. Quando fui nuda fece un passo indietro guardandomi avido. Lessi nei suoi occhi spalancati al massimo una bramosia quasi animalesca. Fece per slacciarsi la cintura dei pantaloni che ricaddero per terra. Scalciò un attimo per farli cadere per terra; poi si tolse anche le mutande.
    
    Il suo pene mi salutò tutto fiero da una massa di peli neri e ...
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