1. La cura del pompino


    Data: 02/05/2021, Categorie: Autoerotismo Etero Sensazioni Autore: FiancodiVenere, Fonte: RaccontiMilu

    ... Appena girata, le abbassai le mutandine fino al ginocchio, poi abbassai le mie e sputandomi sulla mano mi lubrificai il pene. Ci volle soltanto un istante e spingendo con il bacino scivolai completamente dentro di lei, riempiendola. Il mio pene largo la fece sospirare, ma facemmo entrambi molto piano per non fare rumore; le mura erano sottili e ci avrebbero sentiti tutti se avessimo scopato selvaggiamente, quindi ci movemmo lentamente e con movimenti sinuosi e delicati.
    
    Era da un paio di settimane che non ci vedevamo, ero molto sensibile e non riuscivo a resisterle, non mi vergogno a dire che ci dicemmo delle paroline sensuali all’orecchio e la avvertii che sarei venuto quasi subito. Marika mi baciò con dolcezza e mi chiese di stringerle forte i fianchi mentre la scopavo. Io lo feci e dopo qualche altro colpo le scaricai una copiosa sborrata dentro la fica. Rimanemmo abbracciati mentre riprendevo fiato. Mi scusai per essere venuto quasi subito, ma lei mi rassicurò dicendo che in casi come questi le piaceva perché era molto eccitante pensare che non le resistevo e mi provocava tutto quel piacere.
    
    La stanchezza mi stava assalendo e mi si chiudevano gli occhi, ma ci tenevo che anche lei godesse, così le chiesi se aveva voglia di masturbarsi. Lei disse che era stanca ma comunque aveva voglia di provarci. Aprii le gambe e usando il mio sperma come lubrificante si toccò il clitoride. Intanto il mio compito era stimolarla con carezze e frasi eccitanti, con insulti e ...
    ... complimenti alla sua fica calda.
    
    – “Amore sei una bellissima puttana… tutta bagnata e sporca… mi fai sborrare subito…” La stanchezza di entrambi era tale che passai alla dormiveglia mentre con movimenti ormai meccanici svolgevo i miei compiti; ricordo soltanto di averla sentita stringere le gambe convulsamente mentre sospirava a scatti. Un orgasmo silenzioso e rubato, liberatorio. Tempo di tirarsi su le mutande e già stavamo dormendo.
    
    – “Brava amore, sei stata bravissima” le dissi mentre accarezzandole la pancia scivolavammo entrambi tra le braccia di Morfeo.
    
    La mattina seguente fummo costretti a svegliarci molto presto. Accompagnai Marika da un parrucchiere del posto che le fece delle onde nei suoi lunghi e scuri capelli, ben definite ed elaborate. Poi venne truccata da una truccatrice che lavorava sempre lì nel negozio ed apprezzai molto il risultato finale.
    
    Marika &egrave solita truccarsi ma, in linea con il suo gusto personale, il suo trucco &egrave sempre molto sobrio, curato ma mai troppo appariscente. Il giorno del matrimonio, invece, Marika venne truccata in modo più appariscente: i suoi occhi erano più marcati ed evidenziati, anche se il trucco era pesante, si vedeva che era stato fatto dalla mano di una professionista. Il tutto condito da un bel rosso acceso sulle labbra. La mia ragazza delicata e sobria era una femmina appetibile e sensuale, con sguardo profondo e vistoso.
    
    Quando tornammo a casa per indossare gli abiti per la cerimonia, pensai che se non fossi ...
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