1. IN BALIA DI LUI


    Data: 02/05/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Albachiara, Fonte: RaccontiMilu

    ... a gambe divaricate” mi ordini con voce decisa allontanandoti da me.’
    
    &egrave passato un tempo indefinito. Silenzio, i miei pensieri e il silenzio. Non percepisco dove ti trovi, cosa stai facendo, ma ho la certezza che i tuoi occhi puntano su di me, sento il tuo sguardo che mi brucia la pelle. Poi sento i tuoi passi lenti, regolari, cadenzati, hai ripreso a camminare intorno a me molto lentamente, ti prendi tutto il tempo che vuoi allo scopo di far aumentare la mia ansia, di farmi innervosire, di rendermi insicura, di farmi sentire in stato di inferiorità. Mi’conduci verso il tavolo, ” sali sul tavolo e mettiti in ginocchio a gambe aperte” mi comandi in maniera perentoria, quindi con mano ferma mi abbassi la schiena finché la guancia non poggia sul nudo legno. Sento che prendi una sedia e ti siedi dietro di me, poi non ti vedo né ti sento più, passano i minuti e rimango in quella posizione scomoda e sospesa nuovamente nel silenzio, in compagnia dei miei pensieri e delle supposizioni di quello che succederà . Dopo un tempo interminabile sento il tuo respiro caldo sul mio sesso, la tua lingua accarezza le labbra molto dolcemente, facendosi strada fino a raggiungere il clitoride e continua a lambirlo molto delicatamente. Si sentono solo i miei gemiti, mentre ti appresti a godere del contenuto del calice che hai scelto. Improvvisamente tutto si ferma, sento solo un dolore sordo provocato dalla mancanza della tua bocca…”ricordi cosa ti ho detto inizialmente? Tu non puoi ...
    ... venire. Ora io continuerò a dissetarmi e tu dovrai mantenere il controllo sul tuo piacere”. Quindi le tue labbra sulle mie, la tua lingua sul clitoride, le tue parole che scivolano via dalla mente e senza quasi accorgermene esplodo come un fiume in piena nella tua bocca. Un orgasmo liberatorio, pienamente goduto, tanto quanto proibito.
    
    Percepisco i tuoi movimenti come se fossi un pesciolino nel suo acquario, lontani, ovattati, confusi. Non posso vedere nulla, ma ti sento armeggiare con qualcosa che appoggi sul tavolo. Sono corde. Una prima la fai passare tra la corda che mi lega i polsi e la fermi alle gambe anteriori del tavolo. Con la seconda mi leghi la caviglia destra e la fissi alla gamba del tavolo. Ripeti l’operazione con la gamba sinistra. Un brivido mi percorre la schiena nel realizzare che sono un tutt’uno con il tavolo quasi completamente immobilizzata. Così mi sento la tua schiava, in totale balia delle tue voglie.
    
    “Sei bella in questa posizione di totale sottomissione con le tue parti più intime aperte alla mia vista, come uno scorcio segreto e privato che nessun altro potrà vedere.”
    
    Alle tue parole segue l’entrata delle tue dita dentro di me, senza aspettare che io sia pronta, mentre l’altra mano mi sfiora il sedere, risale molto lentamente lungo la linea della spina dorsale fino a toccarmi la nuca. Questa scia così lenta e leggera mi provoca brividi di piacere e di strenuante attesa. Il mio corpo si abbandona alla carezza delle tua dita e, mentre sono in ...
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