1. Tutto suo padre


    Data: 01/05/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: MasterVirtuale, Fonte: RaccontiMilu

    ... letteralmente spiazzato. Sentendomi osservato da lei (anche se fuori dal mio sguardo, mi inginocchio ed aspetto la sua venuta.
    
    Passa un tempo per me interminabile dove i miei pensieri si inseguono senza avere lucidità, le mie sensazioni sono varie e piene di paura lasciando prevalere la maggiore di tutte: eccitazione immensa che rigonfiano la patta fino a sentirmi scoppiare. Con i sensi a mille il primo a farmi vibrare e sussultare ancora di più è l’udito nel sentire il rumore di tacchi avvicinarsi al luogo dove mi trovavo inerme. Erano i passi di Stefania che, appena giunta in salotto si diede su un divano di fronte a me. Era bellissima, una vera dea,Indossava un vestito nero che arrivava poco più su del ginocchio, attillatissimo con uno spacco mozzafiato sul lato destro da cui si intravedeva il ricamo delle calze autoreggenti a rete (proprio rete in modo da disegnare la tela di un ragno) La parte alta del vestito stringeva i seni in modo supergo e lasciava immaginare tutto, trucco scuro non volgare e stivali al ginocchio con tacco spillo da 12 completavano la visione celestiale davanti a me.
    
    Con aria quasi superficiale e parlando di un discorso che per lei sembrava scontato comincia a parlarmi: “Mio caro Marco, ormai è giunto il momento di smettere di giocare. E’ palese il tuo desiderio di sottometterti a me e, dopo averti messo alla prova più volte, penso di poterti esaminare per verificare se accettarti o meno come mio schiavetto. Vuoi che proceda?”.
    
    Marco ...
    ... imbarazzatissimo ed eccitatissimo:”Si Stefania, sono io che te lo chiedo”
    
    Stefania con aria seccata:”Vedo che c’è molto da lavorare. Cominciamo dalle basi: Chi ti ha concesso di chiamarmi per nome, chi ti ha autorizzato a darmi del tu? Per cominciare rivolgiti a me con rispetto dandomi del lei e chiamandomi Padrona”
    
    Marco: “mi scusi, Padrona”, mentre accennava un inchino
    
    Stefania: “Va meglio e già che ci troviamo continuiamo con l’educazione; ritengo che tu debba baciarmi i piedi ogni volta tu ne abbia possibilità come riverenza e, comunque, ogni volta che ci incontriamo e siamo soli. Ogni mio desiderio dovrà essere esaudito sempre anche in presenza di altre persone. Se non necessario non ti è concesso usare la parola e dovrai sempre essere vestito o nudo secondo le mie volontà. Ogni disubbidienza sarà giudicata e punita a mio insindacabile giudizio e piacere. Accetti?”
    
    Marco: “Si, Padrona” e si abbassa a baciarle lo stivale
    
    Stefania: “Cominciamo con l’esame. In piedi e spogliati”
    
    Marco si affretta a rimanere in mutande e si pone davanti la sua dea con le mani a coprirsi il bozzo che si vede dalle mutande.
    
    Stefania: “Vedo che sei duro di comprendonio, nudo significa via tutto e togli le mani dal tuo coso, anzi MIO. Le tue mani, a meno di ordini diversi dovranno sempre stare dietro la schiena come se possero legate.”
    
    Denudato, Stefano mostra un pene notevole sia in larghezza che lunghezza in piena erezione.
    
    Stefania, dopo averlo scrutato: “Vedo che sei ben ...
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